Dott. Giovanni Troise

Cardiochirurgo
Poliambulanza Ospedale

Via Leonida Bissolati 57, 25124 Brescia

Competenze e prestazioni

Ablazione cardiaca
Angioplastica coronarica (PCI)
Bypass
Cateterismo cardiaco
Chirurgia coronarica
Chirurgia delle valvole cardiache
Chirurgia mininvasiva
Chiusura difetto interatriale (PFO)
Impianto defibrillatore
Impianto pacemaker
Impianto stent coronarico
Impianto valvola aortica (TAVI)
Sostituzione valvola mitralica (Mitraclip)
Specialisti e Strutture Sanitarie

Indirizzo

Via Leonida Bissolati 57, 25124 Brescia

Informazioni pratiche

Entrata accessibile

Presentazione

Il Dr. Giovanni Troise ha conseguito la Laurea in Medicina e Chirurgia nel 1982 e si è specializzato in Cardioangiochirurgia nel 1987 Dopo un periodo di formazione in chirurgia generale (settembre 1982 - settembre 1983), e l’adempimento degli obblighi militari (ottobre 1983 - gennaio 1985) in qualità di ufficiale medico, ha poi proseguito il percorso di formazione e carriera nella disciplina cardiochirurgica. Soggiorno presso altri Centri per motivi di studio e perfezionamento Dal 26/7/91 al 2/8/91 presso l'Istituto di Ricerche Cardiovascolari di Sion (Svizzera) per trapianto cardiaco sperimentale e controllo del rigetto, nell’ambito di una ricerca in collaborazione con l’Istituto Mario Negri di Bergamo. Dal 29/3/93 al 2/4/93 presso la Clinica Cardiochirurgica dell'Università di Chieti per l'utilizzo dei condotti arteriosi preformati nella rivascolarizzazione miocardica. Dal 31/5/93 al 24/6/93 presso il Centro di Cardiochirurgia dell'Università Cattolica di Leuven (Belgio) per l'utilizzo routinario della doppia mammaria nella rivascolarizzazione miocardica e la protezione del cuore mediante fibrillazione ventricolare e clampaggio aortico intermittente. Dal 18/07/94 al 22/07/94 presso la Clinica Cardiochirurgica dell'Università di Chieti per un perfezionamento pratico sulla rivascolarizzazione miocardica totalmente arteriosa. Dall’ 1/08/95 al 31/05/96 stage, con qualifica di "supervisor" (chirurgo con completa autonomia e responsabilità chirurgica) presso il Centro di Cardiochirurgia dell'Università Cattolica di Leuven (Belgio). Al termine dello stage conferimento, da parte della suddetta Università, del certificato di medico-specialista in Chirurgia con particolare indirizzo in Chirurgia Cardiaca. Dal 22 al 23 aprile 2002 presso il Centro di Cardiochirurgia dell’Ospedale di Lione (Francia) per chirurgia riparativa della mitrale con tecniche mini-invasive. Dal 9 al 10 settembre 2002 presso il Dipartimento di Chirurgia Cardiotoracica dell’Università di Helsinki (Finlandia) per prelievo endoscopico di arteria mammaria con sistema VISTA-3D e braccio robotico AESOP. Dal 1987, epoca in cui ha iniziato a lavorare presso la Divisione di Cardiochirurgia di Bergamo, si è occupato di trattamento chirurgico delle cardiopatie congenite e, dal 1989, di trapianto cardiaco ed assistenza ventricolare meccanica, sia per quanto riguarda l’aspetto prettamente chirurgico, che per quanto riguarda il trattamento pre- e post-operatorio. Ha effettuato personalmente, come primo operatore, 95 trapianti cardiaci ortotopici ed applicato 14 assistenze ventricolari meccaniche. Nel campo della protezione miocardica ha collaborato alla messa a punto ed all'introduzione di una tecnica di perfusione continua controllata retrograda normotermica del cuore durante il trapianto cardiaco, in modo da ridurre il tempo di ischemia fredda del cuore. Ha descritto e presentato per primo tale originale metodica ed ha eseguito personalmente il primo trapianto cardiaco con tale tecnica. Per parecchi anni si è occupato di chirurgia delle coronaropatie, con particolare interesse verso l'uso dei condotti arteriosi per la rivascolarizzazione miocardica. Ha introdotto a Bergamo l'uso dell'arteria radiale come condotto alternativo alla vena safena nei casi in cui quest'ultima non sia utilizzabile o, associandola alle due mammarie, nei casi in cui si desideri una rivascolarizzazione miocardica totalmente arteriosa. Dal 1/8/95 al 31/5/96, durante uno stage in qualità di "supervisor" presso la Cardiochirurgia dell'Università Cattolica di Leuven, sotto la guida del Prof. Paul Sergeant (uno dei massimi esponenti internazionali nel campo della chirurgia coronarica), ha avuto modo di affinare le conoscenze e la tecnica chirurgica relative all'uso estensivo delle due arterie mammarie, e alla conduzione dei re-intereventi di bypass coronarico. Dal settembre 1997 è stato responsabile della chirurgia mini-invasiva presso l’Istituto Ospedaliero “Fondazione Poliambulanza”. In questo ambito si segnala che, per quanto riguarda il programma di chirurgia coronarica senza circolazione extracorporea, dall’anno 2000 a tutt’oggi, più del 93% degli interventi di by-pass coronarico effettuati nell’Istituto vengono eseguiti senza l’utilizzo della circolazione extracorporea. Ha realizzato un sistema di stabilizzazione coronarica del tutto originale ed un retrattore modificato per la chirurgia coronarica senza CEC attraverso ministernotomia. Dal 2000 ha indirizzato l'interesse verso il trattamento chirurgico della fibrillazione atriale permanente. In questo ambito, per quanto riguarda l’associazione di FA permanente e patologia mitralica, ha eseguito 48 casi di “autotrapianto” (chirurgia valvolare associata a plastica riduttiva dell’atrio sinistro con isolamento completo delle vene polmonari mediante rimozione del cuore e successivo reimpianto) con risultati iniziali molto incoraggianti (circa 88% dei pazienti ha avuto un ripristino del ritmo sinusale, che appare mantenuto nei controlli a distanza). È particolarmente esperto nella chirurgia conservativa delle valvole mitralica ed aortica. Ha introdotto una tecnica di allargamento del lembo posteriore della mitrale, molto efficace nel correggere i casi di insufficienza mitralica post-ischemica o secondaria a cardiomiopatia dilatativa. Di recente ha introdotto delle tecniche sofisticate ed efficaci di riparazione della valvola aortica bicuspide, che permettono di evitare la sostituzione valvolare, cosa molto utile soprattutto nei pazienti giovani che sono quelli più frequentemente affetti da questa patologia congenita. Si occupa da molti anni della chirurgia di “reshaping” del ventricolo sinistro nei pazienti affetti da cardiomiopatia post-infartuale con severa disfunzione ventricolare sinistra. Nell’Unità Operativa è stata creata una Unità Interdisciplinare per la cura dello scompenso cardiaco acuto e cronico denominata UNISCO. Ha eseguito circa 3400 interventi di chirurgia cardiaca. Nel 2012 è stato promotore della nascita del gruppo di lavoro per il trattamento transcatetere delle valvulopatie (Heart Team).


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