Certificato medico sportivo: cos’è e quando serve

21/03/2025

12 min

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Revisione scientifica dei contenuti a cura del dottor Antonio Angelucci.

Certificato medico sportivo: cos’è e quando serve
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01. Cos’è il certificato medico sportivo?

Il certificato medico sportivo è un documento che conferma l’idoneità alla pratica dell’attività fisica, sia a livello amatoriale sia agonistico. 

Si ottiene in seguito a una visita medica e viene rilasciato da un medico specializzato in medicina dello sport o, nel caso di attività non agonistica, anche dal Medico di Famiglia o dal pediatra (se il paziente è un minore) solo per i loro assistiti.

Il documento ha un’importante funzione di prevenzione, consentendo di individuare eventuali condizioni patologiche che potrebbero aumentare il rischio di eventi avversi durante lo sport [1].

Tipologie di certificato medico sportivo

A seconda del tipo di attività sportiva che il paziente intende praticare, esistono diverse tipologie di certificati medici sportivi

  • certificato per attività sportiva non agonistica: richiesto per chi pratica sport a livello amatoriale, come attività sportive organizzate da scuole, enti di promozione sportiva o federazioni riconosciute dal CONI, di carattere non competitivo;
  • certificato per attività sportiva agonistica: obbligatorio per chi pratica sport a livello agonistico, ossia per coloro che sono tesserati presso federazioni sportive riconosciute dal CONI o enti di promozione sportiva e partecipano a competizioni ufficiali;
  • certificato per attività ludico-motoria: meno vincolante, si riferisce all’attività motoria praticata a livello amatoriale, ma senza competizioni o impegni regolamentati da federazioni; è indicato per persone che frequentano palestre, piscine o corsi di attività fisica per il benessere personale.

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02. Come si ottiene il certificato medico sportivo?

Ottenere un certificato medico sportivo è un processo semplice, ma varia a seconda del tipo di certificato richiesto. La procedura prevede la prenotazione di una visita medica, l’anamnesi e la valutazione da parte del medico e l’esecuzione di esami diagnostici.

Il professionista di riferimento può varia a seconda del tipo di certificato richiesto. 

Bisogna rivolgersi al:

  • medico specializzato in medicina dello sport, medici iscritti alla Federazione Medico Sportiva Italiana (FMSI), Medico di Famiglia o pediatra (per i minori) esclusivamente per i loro assistiti, per il certificato medico sportivo per attività sportiva non agonistica e per attività ludico-motoria;
  • medico dello sport autorizzato dalla Regione, per il certificato per attività sportiva agonistica.

03. In quali strutture si ottiene il certificato medico sportivo?

Per ottenere il certificato medico sportivo per attività sportiva non agonistica e per attività ludico-motoria è sufficiente rivolgersi agli ambulatori di medicina dello sport pubblici o privati o allo studio del proprio Medico di Famiglia o del proprio pediatra. Per ottenere il certificato medico sportivo per attività sportiva agonistica è invece necessario rivolgersi ai centri di medicina dello sport pubblici, ai centri accreditati con il Servizio Sanitario Regionale o agli ambulatori privati di Medicina dello Sport autorizzati dalla Regione.

04. Quali documenti sono necessari per il certificato medico sportivo?

Indipendentemente dal tipo di certificato richiesto, al momento della visita medico sportiva, bisogna presentare i seguenti documenti:

  • documento d’identità;
  • tessera sanitaria;
  • richiesta della società sportiva (per certificati agonistici);
  • referto esame delle urine (per i certificati agonistici);
  • eventuali esami precedenti o certificati medici relativi a condizioni pregresse.

05. Quanto costa il certificato medico sportivo?

Il costo del certificato medico sportivo varia in base a diversi fattori, tra cui la regione, la struttura presso cui viene effettuata la visita e il tipo di certificato richiesto. 

Per l’attività sportiva non agonistica, il prezzo generalmente oscilla tra i 30 e i 60 euro se rilasciato da un Medico di Famiglia o da un centro medico privato. Nel caso di certificati per attività agonistica, il costo può essere più elevato, arrivando a circa 50-100 euro, a seconda degli esami richiesti.

I minori di anni 18 hanno diritto, presso i centri pubblici o accreditati con il servizio sanitario regionale, a effettuare la visita gratuitamente.

Alcune società sportive o federazioni offrono convenzioni che permettono di ottenere la certificazione a un prezzo ridotto.

06. Visita medico sportiva: cosa sapere

La visita medico sportiva è una procedura sicura e generalmente priva di rischi significativi. Non è dolorosa e la maggior parte delle persone può tornare rapidamente alle proprie attività quotidiane senza necessità di recupero. 

Tuttavia, è fondamentale che la visita venga eseguita da professionisti esperti, soprattutto se si sospettano condizioni di salute che potrebbero complicare l’attività fisica. Se si presentano anomalie, il medico può richiedere ulteriori esami per garantire che l’atleta sia in grado di praticare sport in sicurezza [2].

07. Cosa permette di scoprire la visita medico sportiva?

Il certificato medico sportivo è uno strumento essenziale per garantire la sicurezza e la salute degli sportivi, poiché l’esame per il suo rilascio permette di identificare problemi cardiaci, respiratori, metabolici o muscolo-scheletrici che potrebbero interferire con l’attività fisica o esporre l’individuo a rischi. 

In particolare, la visita sportiva indaga:

  • le condizioni generali di salute del paziente: durante la visita vengono valutati parametri vitali come pressione arteriosa, frequenza cardiaca e stato di salute generale, consentendo di identificare eventuali condizioni preesistenti che potrebbero rappresentare un rischio per la pratica sportiva;
  • il funzionamento dell’apparato cardiovascolare: valutato attraverso un elettrocardiogramma (ECG), eseguito a riposo e sotto sforzo, ove necessario, aiuta a individuare aritmie, anomalie della conduzione elettrica del cuore o segni di cardiopatie silenti, come la sindrome di Brugada o la cardiomiopatia ipertrofica;
  • la capacità respiratoria e la funzione polmonare: in tutte le visite per l’idoneità agonistica viene effettuata una spirometria per valutare la funzionalità respiratoria, utile per individuare problemi come l’asma bronchiale o altre patologie polmonari che potrebbero limitare la prestazione atletica o causare complicazioni;
  • la salute muscolo-scheletrica: la visita comprende un esame posturale e muscolo-scheletrico per identificare eventuali problemi articolari, muscolari o scheletrici che potrebbero aumentare il rischio di infortuni, vengono valutati inoltre eventuali squilibri muscolari o deviazioni della colonna vertebrale (come la scoliosi);
  • il metabolismo e la gestione energetica: in alcuni casi, soprattutto per atleti agonisti o persone con particolari condizioni di salute, possono essere richieste analisi del sangue per monitorare livelli di glucosio, colesterolo, ferro e altri parametri metabolici;
  • il rischio di patologie ereditarie o congenite: la visita sportiva può rivelare segni di patologie genetiche o ereditarie che potrebbero influenzare la pratica sportiva.

Certificato medico sportivo: cos’è e quando serve

08. Come si svolge la visita medico sportiva?

La visita medico sportiva è composta da una serie di controlli che variano in base al tipo di sport e alla categoria (non agonistica o agonistica), ma in generale segue un percorso standard che prevede:

  • anamnesi: il paziente fornisce una storia medica dettagliata, condividendo informazioni su malattie preesistenti, infortuni precedenti, farmaci in uso, abitudini di vita, attività fisica svolta e storia familiare (per indagare la presenza di malattie ereditarie, come patologie cardiovascolari o malformazioni genetiche);
  • esame fisico: serve a valutare lo stato generale di salute del paziente, misurando peso, altezza e indice di massa corporea;
  • esame cardiovascolare e polmonare: prevede la misurazione della pressione arteriosa, la valutazione dello stato di salute di cuore e polmoni (il medico ausculta il cuore e i polmoni con uno stetoscopio per rilevare eventuali rumori anomali che possano indicare malattie cardiache o polmonari) e l’esecuzione di una spirometria (per le visite di idoneità agonistica);
  • elettrocardiogramma (ECG): svolta a riposo o sotto sforzo (soprattutto per attività agonistica), misura l’attività elettrica del cuore per individuare aritmie o irregolarità nel battito cardiaco e verificare eventuali segni di ischemia (ridotto apporto di ossigeno al cuore);
  • esame muscolo-scheletrico: verifica il tono muscolare, la mobilità articolare e la presenza di eventuali dolori o rigidità e prevede una valutazione ortopedica, con controllo delle articolazioni e dei muscoli per evidenziare possibile problematiche legate agli infortuni pregressi o a patologie come l’artrite;
  • esame delle urine (per l’attività agonistica): per rilevare alterazioni che possono essere secondarie ad altre malattie (es. diabete, ipertensione arteriosa).

In alcuni casi, soprattutto se la visita medico sportiva viene eseguita per un’attività agonistica, possono inoltre essere svolti: 

  • esami di laboratorio: come esami del sangue per controllare i livelli di colesterolo, glicemia, funzionalità renale ed epatica, e altre misure di salute generale;
  • esame specialistici strumentali e non: se il medico sospetta condizioni patologiche o se il paziente ha riferito sintomi specifici (sensazione di battito irregolare del cuore, difficoltà a respirare, vertigini, svenimento, ecc) oppure perché sono richiesti per determinate discipline sportive come, tra gli altri, gli sport di velocità (visita neurologica, visita otorinolaringoiatrica, elettroencefalogramma, ecc.).

Giudizio di idoneità sportiva

Al termine della visita, il medico fornirà un giudizio di idoneità sportiva, che può essere [3]:

  • idoneo: se non emergono problemi di salute significativi, il paziente riceverà quindi il certificato che gli consente di praticare attività fisica;
  • non idoneità temporanea: se sono stati richiesti ulteriori accertamenti clinici o strumentali. In questo caso sino al completamento degli esami richiesti il paziente è considerato non idoneo;
  • non idoneo: se emergono patologie che rappresentano un rischio per la salute durante l’attività fisica, come gravi malformazioni cardiache, problemi respiratori gravi o altre condizioni mediche che necessitano di trattamenti prima di poter praticare sport in sicurezza.

09. Dopo quanto si ottiene il certificato medico sportivo?

Il tempo necessario per ottenere il certificato medico sportivo dipende dal tipo di esami effettuati durante la visita e dal tipo di certificato richiesto (agonistico o non agonistico). 

Nel caso di una visita per attività non agonistica o agonistica, se non emergono anomalie, il certificato può essere rilasciato subito.

In caso di ulteriori accertamenti richiesti dal medico, il certificato verrà rilasciato solo dopo l’esecuzione di questi ultimi.

10. Quanto dura il certificato medico sportivo?

Il certificato medico sportivo, indipendentemente dalla tipologia, è generalmente valido un anno dalla data del rilascio, salvo diverse indicazioni del medico sportivo o della federazione sportiva di riferimento. 

11. Certificato medico per palestra: quando serve?

Il certificato medico per palestra è un documento che attesta che una persona è idonea a praticare attività fisica in modo sicuro. Questo certificato è necessario per garantire che il soggetto non presenti condizioni di salute che possano compromettere la sua sicurezza durante l’allenamento. 

In Italia, la legge prevede che chi intende praticare attività fisica in palestra o in altre strutture sportive debba presentare un certificato medico che attesti l’idoneità alla pratica sportiva. Questo certificato è richiesto prima di iniziare l’attività e, in alcuni casi, deve essere rinnovato periodicamente (solitamente ogni anno) [4]. 

In sintesi

Il certificato medico sportivo è un documento fondamentale per attestare l’idoneità di una persona alla pratica dell’attività fisica, sia a livello amatoriale sia agonistico. Il suo rilascio avviene dopo una visita medico sportiva condotta da un medico specializzato o, nel caso di attività non agonistica, dal Medico di Famiglia o dal pediatra (per i minori).

Oltre a garantire la sicurezza dell’atleta, il certificato svolge una funzione preventiva, permettendo di individuare eventuali condizioni di rischio. Esistono diverse tipologie di certificati, in base al livello di attività svolto: per attività non agonistica, per attività agonistica e per attività ludico-motoria.

L’ottenimento del certificato prevede una visita con anamnesi, valutazione clinica ed esami specifici, che variano in base al tipo di attività.

Per la certificazione non agonistica e ludico-motoria ci si può rivolgere al Medico di Famiglia o a centri specializzati, mentre per l’attività agonistica è necessaria la visita presso centri di medicina dello sport pubblici o privati accreditati.

I costi del certificato variano in base alla tipologia e alla struttura sanitaria, oscillando tra i 30 e i 100 euro, con possibili riduzioni o gratuità per giovani atleti tramite il Servizio Sanitario Nazionale.

La visita medico sportiva è indolore e permette di valutare aspetti fondamentali come la salute cardiovascolare, respiratoria e muscolo-scheletrica. Se non emergono anomalie, il certificato viene rilasciato subito o entro pochi giorni. La validità è generalmente di un anno, salvo indicazioni specifiche. 

Il contenuto fornito è solo a scopo informativo e non deve essere considerato un sostituto della diagnosi o del trattamento medico da parte di un professionista. Si sconsiglia l’autodiagnosi o il trattamento.

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Sull'autore

Martina Sgorlon

Content Creator e redattrice

Martina Sgorlon, Content Creator e redattrice freelance dal 2018 per privati, uffici stampa, agenzie di comunicazione e testate digitali. Laureata all'Università di Verona, con specializzazione in Lingue per l'Editoria e Giornalismo.

Fonti e bibliografia