Epiluminescenza (o dermatoscopia): a cosa serve e come si svolge
17/10/2022
5 min
DermatologiaRevisione scientifica dei contenuti a cura della dottoressa Fernanda Gentile.

01. Che cos’è l’epiluminescenza?
L’epiluminescenza, o dermatoscopia digitale, è una tecnica diagnostica non invasiva, non dolorosa, priva di controindicazioni, basata su uno strumento ottico che consente di rilevare precocemente il melanoma in quanto rende accessibili non solo la cute ma anche le strutture sottosuperficiali del derma (non visibili a occhio nudo) del paziente. E fornisce quindi ulteriori criteri per la diagnosi e la valutazione clinica delle lesioni cutanee pigmentate [1] [2].
Lo strumento utilizzato, nel corso di una visita dermatologica, è il dermatoscopio, un microscopio (analogico o digitale) che, messo a contatto con l’area da analizzare, consente un ingrandimento dei nevi fino a due volte.
02. A cosa serve l’epiluminescenza?
Utilizzata per la prima volta negli anni ’50 [3], la dermatoscopia è una tecnica di imaging (assimilabile all’ecografia) che consente al dermatologo l’osservazione precisa di lesioni cutanee a livello di epidermide (lo strato più esterno) e di strati inferiori della pelle. Studi scientifici hanno certificato l’utilità di questo esame per la diagnosi precoce di formazioni cutanee sospette e la prevenzione di neoformazioni maligne (melanoma) [2].
Nello specifico, l’epiluminescenza è uno strumento diagnostico che consente una mappatura dei nei nonché un’immagine chiara delle caratteristiche dei nei (inclusi quelli atipici), delle lesioni pigmentate della pelle come cheratosi ed epiteliomi, nonché una diagnosi precoce del melanoma [4].
Il dermatologo esegue questo esame in caso di cambiamento di forma colore di un neo, recenti scottature o ustioni causate dalla prolungata esposizione alla luce del sole, numero elevato di nei (o nevi), carnagione chiara e in tutti i casi in cui il paziente sia esposto a fattori di rischio per lo sviluppo di melanomi (casi in famiglia, immunodepressione, ecc.).
03. Come si esegue l’esame dell’epiluminescenza?
L’analisi delle lesioni cutanee attraverso l’epiluminescenza è un esame non invasivo o doloroso che si esegue presso lo studio di un medico specializzato in dermatologia che ha seguito corsi specifici di formazione per il corretto uso del dermatoscopio.
Questo tipo di strumento, infatti, risulta essere efficace solo nelle mani di professionisti adeguatamente formati, sia dal punto di vista pratico (come usare concretamente il dermatoscopio) sia dal punto di vista di riconoscimento di forme tumorali anche negli stadi iniziali.
Nel corso della dermatoscopia, viene applicato olio minerale sulla cute al fine di rendere più nitida la visione delle lesioni. Il medico, successivamente, appoggia il dermatoscopio su ognuna delle lesioni e le osserva con un grado di ingrandimento che varia in base al tipo di lente montata sullo strumento. Se l’epiluminescenza è di tipo digitale, il dermatoscopio analogico è sostituito da una telecamera e viene effettuata la memorizzazione digitale delle immagini per un controllo computerizzato più accurato e per mantenere uno storico dei referti del paziente (per esempio: evoluzioni delle lesioni).
La durata dell’esame è generalmente di pochi minuti, ma dipende anche dal numero di lesioni da analizzare. Se l’esito dell’osservazione da parte del dermatologo è negativo, ovvero non viene riscontrata malignità delle neoformazioni, non saranno richiesti ulteriori esami quali la biopsia (prelevamento di un tessuto e successiva analisi in laboratorio).
Controindicazioni
L’epiluminescenza non presenta controindicazioni, non è invasiva e non comporta prelievi di tessuti o sangue, pertanto qualunque paziente vi si può sottoporre; non sussistono impedimenti neanche durante la gravidanza o in particolari condizioni di salute. Per sottoporsi all’esame, non occorre alcun tipo di preparazione, se non quella di tenere pulita la parte che verrà analizzata al dermoscopio [5].
In sintesi
L’epiluminescenza, o dermatoscopia, è un esame che consente l’analisi delle lesioni cutanee e consentendo sia una diagnosi precoce delle neoformazioni maligne, ma – in caso di esito negativo delle osservazioni – anche di evitare al paziente esami inutili quali la biopsia.
La procedura, totalmente indolore, priva di controindicazioni e non invasiva, prevede l’utilizzo di uno strumento, analogico o digitale, mediante il quale il dermatologo ingrandisce le lesioni sospette fino a 20 volte. L’accuratezza della diagnosi, tuttavia, attiene alla competenza del medico e alla sua capacità di utilizzo del dermatoscopio, per il quale è richiesta una formazione specifica.
Il contenuto fornito è solo a scopo informativo e non deve essere considerato un sostituto della diagnosi o del trattamento medico da parte di un professionista. Si sconsiglia l’autodiagnosi o il trattamento.
Doctolib è disponibile in:
Fonti e bibliografia
- Microscopia in epiluminescenza – AIMAC
- Epiluminescence microscopy. A useful tool for the diagnosis of pigmented skin lesions for formally trained dermatologists – Archives of Dermatology (1995)
- Coherent Raman Scattering Microscopy in Dermatological Imaging – Imaging in Dermatology (2016)Epiluminescenza o dermatoscopia (esami di accertamento) – Istituto Superiore della Sanità
- Epiluminescenza – AIRC