Infiltrazioni di acido ialuronico: cosa sapere? Effetti e benefici

Sommario
01.
Che cos’è l’infiltrazione di acido ialuronico?
02.
In quali casi si ricorre alle infiltrazioni di acido ialuronico?
03.
Come si svolge una infiltrazione di acido ialuronico?
04.
Quali sono i benefici delle infiltrazioni di acido ialuronico?
05.
Quali sono i rischi e gli effetti collaterali delle infiltrazioni di acido ialuronico?
06.
Come si prepara il paziente alle infiltrazioni di acido ialuronico?
07.
Quanto tempo dura l’effetto delle infiltrazioni di acido ialuronico?
08.
Esistono controindicazioni alle infiltrazioni di acido ialuronico?
09.
Cosa dicono i medici sulle infiltrazioni di acido ialuronico?
01. Che cos’è l’infiltrazione di acido ialuronico?
L’infiltrazione di acido ialuronico è una procedura terapeutica utilizzata principalmente nel trattamento di patologie articolari degenerative, come l’osteoartrosi. L’acido ialuronico (HA) è una molecola naturale che svolge un ruolo fondamentale nella struttura e funzione del liquido sinoviale, contribuendo a preservare la salute delle articolazioni grazie alle sue proprietà viscoelastiche, lubrificanti e protettive.
Isolato per la prima volta nel 1934 dai biochimici Karl Meyer e John Palmer nei laboratori della Columbia University, fu solo negli anni ‘60 che alcuni scienziati scoprirono la presenza dell’acido ialuronico in altri tessuti del corpo umano. Questa scoperta aprì la strada all’utilizzo dell’acido ialuronico in campo medico, inizialmente per la cura delle lesioni cutanee e, successivamente, negli anni ’80, per il trattamento dell’artrosi [2]. Il suo impiego in ortopedia si consolidò a partire dagli anni ’90, quando divenne chiaro il suo potenziale nel preservare le proprietà viscoelastiche del liquido sinoviale e nel proteggere le superfici articolari dal deterioramento.
Qual è il ruolo terapeutico dell’acido ialuronico?
L’acido ialuronico è un glicosaminoglicano, un polimero di lunghe catene non ramificate composto da ripetute unità di disaccaridi formate da N-acetilglucosamina e acido glicuronico [1]. Questo polisaccaride è presente in quantità variabili nei tessuti connettivi del corpo umano, come la cute, il bulbo oculare, la cartilagine e le articolazioni. Nel liquido sinoviale, l’acido ialuronico svolge una funzione essenziale nel mantenimento delle proprietà viscoelastiche necessarie a ridurre l’attrito tra le superfici articolari durante il movimento.
A livello terapeutico, l’acido ialuronico viene utilizzato per reintegrare le sue funzioni naturali quando la produzione endogena risulta insufficiente a causa di processi degenerativi o infiammatori. Le infiltrazioni di HA, note anche come viscosupplementazione, mirano a ripristinare la viscosità del liquido sinoviale, migliorando la lubrificazione articolare e riducendo il dolore associato a condizioni come l’artrosi.
Oggi, esistono diverse forme di acido ialuronico utilizzate clinicamente, distinte per peso molecolare e struttura chimica (lineare o cross-linkata), ognuna con proprietà viscoelastiche specifiche e indicazioni cliniche particolari [3]. Le formulazioni a basso peso molecolare sono tipicamente impiegate per le prime fasi di degenerazione articolare, mentre quelle ad alto peso molecolare vengono utilizzate nei casi più avanzati per fornire un’azione più prolungata nel tempo.
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02. In quali casi si ricorre alle infiltrazioni di acido ialuronico?
L’infiltrazione di acido ialuronico è ampiamente utilizzata nel trattamento dell’osteoartrosi e di altre condizioni degenerative delle articolazioni, dove vi è una compromissione del liquido sinoviale e delle strutture articolari. L’obiettivo primario di questa terapia è alleviare il dolore, migliorare la funzionalità articolare e ritardare, se possibile, interventi chirurgici più invasivi, come le protesi articolari.
Osteoartrosi
L’osteoartrosi, o artrosi, è la patologia principale trattata con le infiltrazioni di acido ialuronico. Si tratta di una malattia cronica degenerativa che colpisce le articolazioni, caratterizzata dalla progressiva perdita della cartilagine articolare e dalla formazione di osteofiti (proliferazioni ossee anomale). Il liquido sinoviale, che ha il compito di lubrificare e nutrire la cartilagine, subisce alterazioni nella composizione e una riduzione della quantità di acido ialuronico, portando a un peggioramento dei sintomi.
Altre patologie articolari degenerative
Oltre all’osteoartrosi, le infiltrazioni di acido ialuronico trovano applicazione in una serie di altre condizioni patologiche [3]:
- condropatie: sono malattie che colpiscono la cartilagine articolare, causando una progressiva degradazione. Le infiltrazioni di acido ialuronico possono aiutare a proteggere la cartilagine e a rallentarne la degenerazione;
- tendiniti e tendinopatie: infiammazioni dei tendini o alterazioni degenerative che coinvolgono la loro struttura. Sebbene le infiltrazioni di acido ialuronico non siano il trattamento di prima linea, possono essere utilizzate nei casi di tendinopatie croniche che non rispondono ad altre terapie conservative;
- capsuliti e borsiti: si tratta di infiammazioni della capsula articolare o delle borse sinoviali, che causano dolore e limitazioni funzionali. In questi casi, le infiltrazioni di acido ialuronico possono ridurre l’infiammazione e migliorare la mobilità.
03. Come si svolge una infiltrazione di acido ialuronico?
L’infiltrazione di acido ialuronico è una procedura relativamente semplice e poco invasiva, ma richiede una buona conoscenza dell’anatomia articolare e una corretta esecuzione da parte di un medico specializzato per garantire l’efficacia del trattamento e minimizzare i rischi.
La procedura di infiltrazione consiste nell’iniezione dell’acido ialuronico direttamente nell’articolazione interessata. L’infiltrazione può essere eseguita senza anestesia, ma in alcuni casi viene somministrato un anestetico locale per ridurre il fastidio associato alla puntura. Per alcune articolazioni più difficili da raggiungere, come l’anca o la spalla, si può utilizzare una guida ecografica per assicurarsi che l’iniezione avvenga nel punto corretto. L’acido ialuronico viene iniettato lentamente per consentire una distribuzione uniforme all’interno della cavità articolare.
Dopo l’infiltrazione, il paziente può avvertire un leggero fastidio o una sensazione di gonfiore nell’articolazione trattata. È consigliabile riposare l’articolazione per le prime 24 ore, evitando sforzi fisici intensi. In alcuni casi, il medico può raccomandare l’applicazione di ghiaccio sulla zona trattata per ridurre l’eventuale infiammazione.
04. Quali sono i benefici delle infiltrazioni di acido ialuronico?
L’infiltrazione di acido ialuronico offre numerosi benefici, che rendono questa procedura una delle terapie conservative più utilizzate per il trattamento dell’osteoartrosi e di altre patologie articolari degenerative.
Riduzione del dolore
Uno dei principali vantaggi delle infiltrazioni di acido ialuronico è la capacità di ridurre il dolore articolare. Il meccanismo d’azione non è solo di tipo meccanico, ma coinvolge anche la modulazione di processi infiammatori a livello locale. L’acido ialuronico contribuisce infatti a ripristinare le proprietà viscoelastiche del liquido sinoviale, riducendo l’attrito tra le superfici articolari e proteggendo la cartilagine da ulteriori danni [1]. Inoltre, ha dimostrato di avere un effetto antinfiammatorio, che riduce il dolore associato alla sinovite e all’infiammazione delle strutture articolari. Diversi studi hanno riportato un miglioramento significativo della sintomatologia dolorosa, con un’efficacia paragonabile a quella delle infiltrazioni di corticosteroidi, ma con un’azione più duratura nel tempo.
Miglioramento della mobilità articolare
Oltre a ridurre il dolore, le infiltrazioni di acido ialuronico aiutano a migliorare la funzionalità articolare. Il ripristino della viscosità e dell’elasticità del liquido sinoviale facilita il movimento dell’articolazione, riducendo la rigidità e permettendo una maggiore libertà di movimento. Questo aspetto è particolarmente rilevante per i pazienti affetti da osteoartrosi, i quali sperimentano spesso una limitazione nei movimenti quotidiani a causa del dolore e della rigidità. In molti casi, dopo un ciclo di infiltrazioni, i pazienti riferiscono un miglioramento della qualità della vita, con la possibilità di tornare a svolgere attività che prima risultavano difficoltose.
Prevenzione del degrado cartilagineo
L’acido ialuronico ha un’importante funzione protettiva sulla cartilagine. Nelle articolazioni colpite da osteoartrosi, la cartilagine subisce un progressivo assottigliamento e degrado, portando a un contatto diretto tra le ossa che aumenta l’usura e il dolore [1]. Le infiltrazioni di acido ialuronico agiscono come una sorta di “cuscinetto” che riduce l’attrito tra le superfici ossee e rallenta la degenerazione cartilaginea.
Effetto antinfiammatorio
L’effetto antinfiammatorio dell’acido ialuronico è un altro vantaggio importante. Nei pazienti con osteoartrosi, l’infiammazione delle strutture articolari, in particolare della sinovia, contribuisce a peggiorare i sintomi dolorosi e a favorire la progressione della malattia. L’acido ialuronico inibisce la migrazione delle cellule infiammatorie all’interno dell’articolazione e riduce la produzione di enzimi litici che degradano la cartilagine [2]. Questo effetto è particolarmente utile nei pazienti che soffrono di sinovite, una condizione infiammatoria che accompagna frequentemente l’osteoartrosi.
05. Quali sono i rischi e gli effetti collaterali delle infiltrazioni di acido ialuronico?
Le infiltrazioni di acido ialuronico sono generalmente considerate sicure e ben tollerate, tuttavia, come qualsiasi procedura medica, presentano alcuni rischi e possono causare effetti collaterali, anche se rari.
I principali effetti collaterali associati alle infiltrazioni di acido ialuronico sono di natura locale e temporanea.
Nella zona dell’iniezione, il paziente può avvertire [3]:
- dolore e gonfiore: possono comparire subito dopo l’infiltrazione e sono generalmente di breve durata. Il dolore è spesso legato all’irritazione locale causata dall’inserimento dell’ago e dalla presenza del farmaco nell’articolazione;
- arrossamento e calore: è possibile che si manifesti una lieve reazione infiammatoria locale con arrossamento e sensazione di calore nella zona trattata. Questi sintomi solitamente scompaiono entro poche ore o giorni;
- effusioni articolari: in alcuni casi, può verificarsi un leggero versamento di liquido sinoviale nell’articolazione, che può causare gonfiore. Questo effetto è generalmente transitorio e non richiede interventi specifici.
Reazioni allergiche
Le reazioni allergiche all’acido ialuronico sono rare, ma possono verificarsi, soprattutto nei pazienti con una storia di allergie multiple o di ipersensibilità a componenti del farmaco. Le reazioni allergiche possono manifestarsi con sintomi come prurito, eruzione cutanea, gonfiore generalizzato o difficoltà respiratorie [2]. In casi estremamente rari, può verificarsi una reazione anafilattoide che richiede un trattamento immediato.
Infezioni
Sebbene sia una complicanza rara, l’infezione dell’articolazione infiltrata (artrite settica) è uno degli effetti collaterali più temuti. Per minimizzare questo rischio, è fondamentale eseguire l’infiltrazione in un ambiente sterile e rispettare rigorose procedure di asepsi [2]. I sintomi di un’infezione includono dolore intenso, febbre, arrossamento e gonfiore persistente, e richiedono un intervento medico urgente.
Effetti collaterali sistemici
L’acido ialuronico utilizzato nelle infiltrazioni è generalmente ben tollerato dal corpo e non causa effetti collaterali sistemici significativi. Tuttavia, in rari casi, soprattutto nei pazienti poli-allergici, possono verificarsi reazioni sistemiche di ipersensibilità che richiedono l’intervento medico. Tra questi i danni ai tessuti. Un possibile rischio, seppur raro, infatti, è rappresentato dai danni ai tessuti circostanti l’articolazione, come lesioni ai tendini, legamenti o nervi causate dall’inserimento dell’ago [1]. Questo rischio è ridotto quando la procedura viene eseguita con una guida ecografica che consente al medico di visualizzare l’anatomia e di posizionare l’ago in modo accurato.
06. Come si prepara il paziente alle infiltrazioni di acido ialuronico?
La preparazione del paziente per le infiltrazioni di acido ialuronico è un passaggio fondamentale per garantire la sicurezza e l’efficacia del trattamento.
Prima di procedere con l’infiltrazione, il medico deve effettuare una valutazione clinica dettagliata del paziente, includendo una storia medica completa, un esame fisico e, se necessario, test diagnostici come radiografie o risonanze magnetiche. Questo permette di confermare la diagnosi e di determinare se l’infiltrazione di acido ialuronico è il trattamento più appropriato. Durante la valutazione, è importante identificare eventuali controindicazioni o condizioni che potrebbero aumentare il rischio di complicanze, come infezioni articolari attive, allergie ai componenti del farmaco o patologie della coagulazione.
Se il paziente sta assumendo farmaci anticoagulanti o antiaggreganti (come warfarin, aspirina o clopidogrel), il medico potrebbe suggerire di sospenderli temporaneamente prima dell’infiltrazione, per ridurre il rischio di sanguinamenti. Tuttavia, la sospensione di tali farmaci deve essere attentamente valutata dal medico, soprattutto nei pazienti a rischio cardiovascolare [3].
La pelle nella zona in cui verrà eseguita l’infiltrazione deve essere accuratamente disinfettata prima della procedura. L’utilizzo di disinfettanti e la rasatura della zona (se necessario) riducono il rischio di infezione. È essenziale che la procedura venga eseguita in un ambiente sterile e che il medico utilizzi strumenti sterili, compresi guanti e aghi, per evitare contaminazioni.
07. Quanto tempo dura l’effetto delle infiltrazioni di acido ialuronico?
La durata dell’effetto delle infiltrazioni di acido ialuronico varia a seconda di diversi fattori, tra cui il tipo di acido ialuronico utilizzato, la gravità della patologia articolare trattata e la risposta individuale del paziente. In generale, i benefici delle infiltrazioni di acido ialuronico si manifestano progressivamente, con una riduzione del dolore e un miglioramento della mobilità che possono perdurare per un periodo compreso tra 6 e 12 mesi [1].
Effetto immediato e ritardato
L’effetto analgesico delle infiltrazioni di acido ialuronico non è immediato. Solitamente, i pazienti cominciano a percepire un miglioramento del dolore e della funzionalità articolare entro due-quattro settimane dalla prima infiltrazione [2]. Questo ritardo è dovuto al tempo necessario affinché l’acido ialuronico ripristini le proprietà viscoelastiche del liquido sinoviale e riduca i processi infiammatori nell’articolazione. Nei casi in cui si utilizzano formulazioni a basso peso molecolare, gli effetti potrebbero comparire più rapidamente, ma tendono a essere di durata più breve rispetto alle formulazioni a peso molecolare elevato, che forniscono benefici più duraturi.
Durata a lungo termine
Per quanto riguarda la durata a lungo termine, numerosi studi hanno dimostrato che l’efficacia delle infiltrazioni può prolungarsi fino a 12 mesi [2], sebbene la maggior parte dei pazienti riporti un miglioramento significativo per un periodo di sei-otto mesi. In alcuni casi, soprattutto nei pazienti con patologie articolari in fase iniziale o moderata, il sollievo dal dolore può estendersi anche oltre i 12 mesi, rendendo possibile ritardare ulteriori interventi terapeutici, come la chirurgia protesica.
Nei pazienti con artrosi avanzata, invece, l’efficacia delle infiltrazioni di acido ialuronico tende a ridursi, poiché la progressiva degenerazione cartilaginea e le alterazioni anatomiche limitano l’azione protettiva dell’acido ialuronico. In questi casi, i pazienti possono richiedere cicli di infiltrazioni più frequenti, ogni 6 mesi circa, per mantenere un adeguato controllo dei sintomi.
08. Esistono controindicazioni alle infiltrazioni di acido ialuronico?
Le infiltrazioni di acido ialuronico sono generalmente considerate sicure e ben tollerate, ma esistono alcune controindicazioni e situazioni in cui è necessario valutare attentamente il rapporto rischio-beneficio prima di procedere con il trattamento.
Le principali controindicazioni per le infiltrazioni di acido ialuronico includono [1][3]:
- infezioni articolari o sistemiche: qualsiasi infezione attiva, sia a livello dell’articolazione interessata (artrite settica) che sistemica (come infezioni virali o batteriche), rappresenta una controindicazione assoluta alle infiltrazioni di acido ialuronico. Iniettare il farmaco in un ambiente infetto può peggiorare l’infiammazione e causare gravi complicanze, come l’artrite settica;
- malattie autoimmuni o infiammatorie: nei pazienti con malattie autoimmuni, come il lupus eritematoso sistemico o l’artrite reumatoide, il sistema immunitario può rispondere in modo anomalo all’infiltrazione, aggravando l’infiammazione articolare. In questi casi, il trattamento deve essere eseguito con cautela, e la decisione deve essere presa su base individuale;
- disturbi della coagulazione: i pazienti con disturbi della coagulazione, come l’emofilia, o in terapia anticoagulante ad alto dosaggio, presentano un rischio maggiore di sanguinamento e emartro (versamento di sangue nell’articolazione). È importante valutare attentamente la necessità di sospendere temporaneamente la terapia anticoagulante o di ridurre la dose prima di eseguire l’infiltrazione;
- gravidanza e allattamento: sebbene non vi siano evidenze definitive riguardo alla sicurezza dell’acido ialuronico in gravidanza e allattamento, si tende a evitare le infiltrazioni in queste condizioni per precauzione. Il medico può decidere di posticipare il trattamento fino alla conclusione della gravidanza o dell’allattamento, a meno che non vi siano indicazioni cliniche stringenti.
Prima di procedere con l’infiltrazione, è essenziale che il medico esegua una valutazione individuale del rischio-beneficio per ogni paziente. In particolare, nei casi in cui il paziente presenti comorbidità significative, come diabete scompensato, malattie cardiovascolari o patologie infiammatorie croniche, il medico dovrà considerare se i potenziali benefici del trattamento superano i rischi. Nei pazienti anziani o immunocompromessi, il rischio di infezioni o complicanze deve essere attentamente monitorato.
09. Cosa dicono i medici sulle infiltrazioni di acido ialuronico?
La maggior parte degli specialisti in ortopedia e reumatologia concorda sul fatto che le infiltrazioni di acido ialuronico rappresentino un’opzione terapeutica sicura ed efficace per il controllo dei sintomi dell’osteoartrosi, in particolare nelle fasi iniziali e moderate della malattia. I medici sottolineano l’importanza di combinare questa terapia con altri interventi conservativi, come la fisioterapia, la perdita di peso e l’esercizio fisico, per massimizzare i benefici a lungo termine.
Quando la degenerazione articolare è più estesa e la cartilagine è gravemente compromessa, alcuni specialisti preferiscono orientarsi verso altre terapie, come le infiltrazioni di corticosteroidi o il PRP (plasma ricco di piastrine), che offrono un effetto antinfiammatorio e rigenerativo più immediato [1].
In casi avanzati, dove le infiltrazioni di acido ialuronico non sono sufficienti a controllare i sintomi, l’ortopedico può considerare l’opzione di interventi chirurgici, come l’artroplastica o la protesi articolare. Tuttavia, molti medici ritengono che le infiltrazioni di acido ialuronico possano comunque avere un ruolo complementare nel ridurre i sintomi prima e dopo la chirurgia.
Un altro aspetto su cui i medici concordano è l’importanza del monitoraggio regolare dei risultati. Dopo un ciclo di infiltrazioni, è consigliabile che il paziente mantenga un contatto costante con il proprio medico per valutare l’efficacia del trattamento e discutere eventuali strategie per la gestione dei sintomi residui. Alcuni pazienti possono necessitare di cicli ripetuti di infiltrazioni per mantenere i benefici nel tempo, mentre per altri può essere necessario un adattamento della terapia in base alla progressione della malattia.
In sintesi
Le infiltrazioni di acido ialuronico sono una terapia utilizzata principalmente per trattare patologie articolari degenerative. L’acido ialuronico è una sostanza naturale presente nelle articolazioni, responsabile della lubrificazione e ammortizzazione. Isolato per la prima volta nel 1934, il suo impiego medico si è evoluto negli anni, soprattutto in ambito ortopedico a partire dagli anni ’80. Viene utilizzato per ripristinare la viscosità del liquido sinoviale e proteggere la cartilagine articolare, migliorando la mobilità e riducendo il dolore.
L’infiltrazione di acido ialuronico, o viscosupplementazione, è raccomandata nei casi di osteoartrosi e altre patologie degenerative, come condropatie, tendiniti e borsiti. La procedura consiste nell’iniezione del farmaco nell’articolazione affetta, spesso con guida ecografica. I benefici includono riduzione del dolore, miglioramento della mobilità e protezione della cartilagine.
Gli effetti collaterali sono generalmente lievi e temporanei, come dolore o gonfiore localizzati. Le controindicazioni principali includono infezioni attive o disturbi della coagulazione. La durata dei benefici varia tra i 6 e i 12 mesi. I medici considerano queste infiltrazioni una terapia efficace, soprattutto nelle fasi iniziali dell’osteoartrosi, da combinare con altre terapie conservative per massimizzare i risultati.
Il contenuto fornito è solo a scopo informativo e non deve essere considerato un sostituto della diagnosi o del trattamento medico da parte di un professionista. Si sconsiglia l’autodiagnosi o il trattamento.
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Fonti e bibliografia
- Efficacy and safety of repeated courses of hyaluronic acid injections for knee osteoarthritis: A systematic review (2018, Science Direct)
- L’acido ialuronico al ginocchio (2023, Federico Valli)
- Acido ialuronico: osteoartrite e non solo (2023, Università del Piemonte Orientale)