Affrontare l’endometriosi: il dolore cronico e l’importanza del supporto psicologico – l’intervista alla ginecologa Colonese

21/02/2025

14 min

Ginecologia

Revisione scientifica dei contenuti a cura della dottoressa Elisabetta Colonese.

Fecondazione in vitro e PMA: intervista alla ginecologa Elisabetta Colonese su metodi e successi
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L’endometriosi non influisce solo sul corpo, ma può anche avere un impatto significativo sul benessere emotivo della donna. Le ripercussioni psicologiche possono variare a seconda di diversi fattori. Per comprendere meglio questa malattia e i suoi effetti, abbiamo intervistato la ginecologa Elisabetta Colonese, esperta in PMA e fertilità.

01. Che cos’è l’endometriosi?

L’endometriosi è una patologia cronica che colpisce il sistema riproduttivo femminile, caratterizzata dalla presenza di tessuto endometriale – normalmente confinato all’interno dell’utero – in sedi extrauterine come le ovaie, le tube di Falloppio, il peritoneo e altre aree pelviche [1]. Questa condizione provoca infiammazione, formazione di aderenze e cicatrici, che possono compromettere il normale funzionamento degli organi riproduttivi e, di conseguenza, incidere significativamente sulla fertilità [2][3]. 

I sintomi più comuni possono includere: dolore pelvico cronico, dolore durante il ciclo mestruale (dismenorrea), dolore durante i rapporti sessuali o durante la defecazione e problemi gastrointestinali come costipazione o diarrea [1].

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02. L’impatto psicologico della malattia

Tuttavia, l’impatto dell’endometriosi va ben oltre le sole problematiche fisiche.

Il dolore cronico e i sintomi associati hanno un profondo impatto emotivo e psicologico sulle donne, influenzando l’umore, le relazioni interpersonali e la qualità della vita quotidiana – afferma la dottoressa Colonese – convivere con questi dolori può essere difficile, per diverse ragioni: anzitutto si parla di dolore cronico, ovvero costante; in più è legato ad aspetti della vita che di norma dovrebbero essere piacevoli come i rapporti sessuali. Tutto questo senza neanche considerare il tema dell’infertilità: quando l’endometriosi ostacola la possibilità di concepimento, per la donna – e per la coppia – può cominciare un periodo di profonda frustrazione e infelicità [6]. 

Negli ultimi anni, numerosi studi hanno evidenziato il rapporto tra questa malattia e il benessere psicologico delle pazienti con endometriosi che, col passare del tempo, hanno un maggior rischio di essere diagnosticate di depressione, disturbi dell’ansia, dipendenza da alcol e droghe e disturbi da deficit di attenzione [5]. 

Questo quadro ci descrive come l’endometriosi abbia delle ripercussioni molto profonde nell’equilibrio psico-fisico di una persona e, come vedremo meglio più avanti, un supporto psicologico porta a un significativo miglioramento della gestione della malattia: aiuta ad affrontare le sfide legate al dolore cronico e all’incertezza del futuro. Prendere in considerazione l’aspetto emotivo, aiuta la donna affetta da endometriosi a significativi cambiamenti nella qualità della vita in termini di maggiore vitalità, migliori interazioni sociali e benessere generale [5]. 

In questo articolo, esploreremo in profondità i meccanismi con cui l’endometriosi influisce sulla vita psicologica, analizzeremo le strategie terapeutiche e di supporto e discuteremo di come un approccio integrato possa aiutare le donne a gestire meglio questa condizione.

03. Endometriosi e dolore cronico

Il dolore associato all’endometriosi è un sintomo complesso e variegato, che può manifestarsi in molte forme diverse.

Le pazienti lo descrivono spesso concentrato nella zona pelvica, che si intensifica durante il ciclo mestruale, ma che può persistere anche nei giorni di intervallo. È proprio questo elemento a fare differenza: la depressione è più frequente tra le donne che provano dolore cronico persistente, rispetto ai casi in cui è limitato durante il ciclo. Ciò è facilmente comprensibile, dover convivere costantemente con un malessere più o meno invalidante può mettere a dura prova l’equilibrio di chiunque.

Il dolore cronico impatta sulla qualità della vita quotidiana: molte donne riferiscono difficoltà a svolgere attività lavorative, a partecipare a eventi sociali e a mantenere una routine familiare, causando un notevole stress emotivo e fisico. Inoltre, il legame tra dolore fisico e benessere psicologico è ampiamente riconosciuto; il dolore persistente può portare a stati depressivi, ansia e una generale perdita di motivazione, compromettendo la capacità di affrontare le sfide quotidiane [7]. 

Già solo guardando a questi aspetti risulta evidente che questo sintomo vada trattato con molta attenzione: un’efficace gestione del dolore, sia tramite trattamenti farmacologici sia con approcci complementari, può migliorare significativamente il benessere psicologico delle pazienti.

04. L’impatto emotivo dell’endometriosi

L’impatto emotivo dell’endometriosi è altrettanto importante quanto quello fisico e spesso viene trascurato. Le pazienti vivono una costante sensazione di incertezza e frustrazione dovuta alla natura cronica e spesso invisibile della malattia, manifestando numerosi disturbi [9]:

  • ansia e depressione: le donne con endometriosi presentano un rischio significativamente maggiore di sviluppare disturbi dell’umore come ansia e depressione [7]. Il dolore cronico e la limitazione delle attività quotidiane contribuiscono a un costante stato di stress, che può innescare o esacerbare questi disturbi [10];
  • solitudine e frustrazione: l’isolamento sociale è un altro aspetto critico. Molte pazienti si sentono incomprese sia dai familiari che dagli amici, poiché il dolore e i sintomi non sono sempre visibili. Questa invisibilità porta a una sensazione di solitudine che, insieme alla frustrazione per il continuo lottare contro il dolore, peggiora il benessere emotivo;
  • difficoltà nel rapportarsi con gli altri: l’endometriosi può rendere complicato mantenere relazioni sociali e intime. La malattia non solo influisce sulla sessualità, con conseguenti problemi nella vita di coppia, ma può anche portare a una generale difficoltà nel comunicare il proprio stato di salute, creando barriere che isolano ulteriormente la persona [7].

05. Affrontare il dolore cronico: strategie pratiche

Per gestire il dolore cronico legato all’endometriosi, è essenziale adottare un approccio multidisciplinare che comprenda sia terapie farmacologiche che metodi non farmacologici.

Approccio farmacologico

Il primo passo nella gestione del dolore è rappresentato dai farmaci. In prima battuta vengono usati antinfiammatori non steroidei (FANS), paracetamolo e analgesici. Questi possono fornire un sollievo temporaneo e possono essere usati in combinazione con la terapia ormonale, cioè i contraccettivi orali [11], insomma la classica pillola che può essere presa anche in continua, ovvero senza le classiche pause, così da ridurre al minimo il flusso mestruale o annullarlo del tutto [12]. Certo questo tipo di approccio è inattuabile nel momento in cui la donna decida di volere un figlio.

Approcci non farmacologici

Tecniche come la meditazione, lo yoga, la respirazione profonda e la mindfulness sono strumenti efficaci per ridurre lo stress e migliorare la gestione del dolore. Questi approcci, soprattutto se associati a una fisioterapia specifica (il trattamento di riabilitazione del pavimento pelvico applicato a scopo antalgico), non solo aiutano a calmare la mente, ma possono anche influenzare positivamente la percezione del dolore, riducendone l’impatto sulla vita quotidiana [13].

Supporto psicologico

La consulenza psicologica, inclusa la terapia cognitivo-comportamentale (CBT), è cruciale per aiutare le pazienti a gestire il dolore cronico e le emozioni negative a esso associate. Un supporto specialistico permette di sviluppare strategie di coping efficaci (ovvero l’insieme dei meccanismi psicologici adattativi messi in atto da un individuo per fronteggiare problemi) e di migliorare la qualità della vita [4]. Il supporto psicologico è molto importante non solo nella gestione del dolore, ma per tante altre conseguenze emotive che la malattia può portare.

06. La gestione dell’incertezza e delle emozioni contrastanti

L’incertezza riguardo al futuro e le preoccupazioni legate alla fertilità rappresentano una fonte significativa di stress per molte donne con endometriosi.

Sono tante le emozioni che possono sopraggiungere di fronte a una diagnosi così pesante [8][10]:

  • incertezza sul futuro: la natura cronica dell’endometriosi porta spesso a preoccupazioni continue riguardo alla progressione della malattia e alle possibilità di concepimento. Questa incertezza può generare ansia e influire negativamente sul benessere emotivo;
  • affrontare le emozioni contrastanti: durante il percorso diagnostico e terapeutico, le donne possono sperimentare un mix di speranza, paura, frustrazione e rabbia. Trovare un equilibrio tra questi stati emotivi è fondamentale per mantenere una buona qualità della vita;
  • equilibrio tra speranza e accettazione: è importante che le pazienti imparino a gestire le proprie aspettative e ad accettare la realtà della loro condizione, pur mantenendo la speranza per miglioramenti futuri grazie a trattamenti innovativi e personalizzati.

07. Il supporto psicologico e la terapia

La gestione psicologica dell’endometriosi è un elemento chiave per affrontare il dolore cronico e l’impatto emotivo della malattia:

  • psicoterapia per l’endometriosi: la terapia cognitivo-comportamentale (CBT) è ampiamente utilizzata per aiutare le pazienti a modificare i pensieri negativi e a sviluppare strategie di coping efficaci. Questa forma di terapia si concentra sul qui e ora, aiutando le donne a gestire lo stress e l’ansia correlati alla malattia [4];
  • gruppi di supporto e sostegno emotivo: è importante non rimanere isolate. Ci sono numerose associazioni dedicate a questa malattia che non solo possono aiutare grazie alla condivisione di informazioni, ma anche organizzando attivamente attività pratiche come sessioni di meditazione mindfulness, conferenze, o incontri, riducendo il senso di isolamento e ottenendo consigli pratici da altre donne che vivono situazioni simili. Tra le più importanti ci sono: l’Associazione Italiana Endometriosi, l’Associazione Lotta Italiana per la Consapevolezza sull’Endometriosi – A.L.I.C.E. ODV e l’Associazione Progetto Endometriosi;
  • importanza del supporto familiare e relazionale: il coinvolgimento del partner, della famiglia e degli amici è fondamentale per il benessere psicologico. Un sistema di supporto solido aiuta le pazienti a sentirsi comprese e sostenute, facilitando la gestione della malattia. Questo punto è importante perché spesso questa patologia mette a rischio i rapporti di coppia.

08. Endometriosi e relazione di coppia

L’endometriosi non influisce solo sulla salute fisica e psicologica della donna, ma può anche avere un impatto significativo sulla vita di coppia e sulla sessualità. Uno dei sintomi associati all’endometriosi è il dolore durante i rapporti sessuali. Ne consegue che spesso una donna che ha questa patologia prova disagio nell’intimità, fino a mettere a repentaglio la relazione con il partner.

La sessualità

Dal punto di vista sessuale e relazionale, il dolore ricorrente durante i rapporti intimi incide notevolmente sulla soddisfazione della coppia e limita la possibilità di vivere una sessualità piena e gratificante. 

Diversi studi evidenziano che la dispareunia, ovvero il dolore durante i rapporti, si riscontra nel 60-70% delle donne sottoposte a trattamento chirurgico e nel 50-90% di quelle in terapia ormonale. Un’indagine ha ulteriormente rilevato che il 78% delle donne affette da endometriosi e dispareunia manifesta un notevole disagio durante i rapporti, con una conseguente diminuzione del desiderio sessuale e, in alcuni casi, una limitazione o interruzione dell’attività sessuale, riducendola quasi esclusivamente a scopi riproduttivi o per soddisfare il partner. 

Questa situazione, oltre a rappresentare una restrizione personale significativa, è spesso accompagnata da sensi di colpa nei confronti del partner, aggravando ulteriormente il peso emotivo della condizione [9].

Le difficoltà nel concepimento

Le sfide riproduttive associate all’endometriosi sono una fonte di stress emotivo per molte coppie. La pressione di dover affrontare trattamenti di riproduzione assistita e il timore di fallimenti riproduttivi possono influenzare negativamente la vita sessuale e la relazione. È essenziale che il partner comprenda la complessità della malattia e offra un sostegno emotivo costante. La comunicazione aperta e onesta è fondamentale per affrontare insieme le difficoltà e per trovare strategie condivise che favoriscano il benessere di entrambi.

09. Strategie per migliorare il benessere psicologico

Un punto su cui insistono tutti gli esperti sul tema endometriosi è che questa patologia necessita di un approccio multidisciplinare [14]. Tra i vari specialisti non può mancare anche chi si occupa degli aspetti psicologici, fondamentali per gestire i sintomi e le ricadute emotive. Inoltre, è importante adottare un approccio integrato che comprenda cambiamenti nello stile di vita e pratiche di auto-cura [8].

  • Prendersi cura di sé: una dieta equilibrata, l’attività fisica regolare e il rispetto di un ritmo sonno-veglia adeguato sono fondamentali per ridurre lo stress e migliorare la qualità della vita. Piccoli cambiamenti quotidiani possono avere un impatto significativo sulla salute mentale e fisica.
  • Importanza dell’attività fisica: l’esercizio fisico non solo aiuta a mantenere il peso sotto controllo, ma stimola anche il rilascio di endorfine, i cosiddetti “ormoni della felicità”, che migliorano l’umore e contribuiscono a gestire il dolore cronico; le attività ideali per endometriosi sintomatica sono yoga, pesi, calisthenics (esercizi a corpo libero), pilates e camminata veloce (o jogging) [16].

Lo sport ha diversi effetti positivi sulla malattia [16]:

    • protegge contro le malattie infiammatorie, grazie all’aumento delle citochine antinfiammatorie e antiossidanti;
    • diminuisce il flusso mestruale e il dolore mestruale;
    • riduce la stimolazione delle ovaie, quindi i livelli di estrogeno e testosterone;
    • diminuisce la resistenza insulinica, quindi abbassa la glicemia;
    • aumenta la densità ossea (utile in donne con endometriosi che assumono l’analogo GnRH);
    • abbrevia il tempo di recupero post-operatorio (in caso di intervento);
    • aumenta l’energia vitale (utile per rafforzare il sistema immunitario).
  • coltivare la resilienza: imparare a fronteggiare le difficoltà e ad adattarsi alle sfide quotidiane è essenziale per il benessere psicologico. Tecniche di rilassamento come la meditazione mindfulness e la respirazione profonda possono aiutare a sviluppare una maggiore resilienza e a gestire le emozioni negative. Questa malattia è una sfida difficile e chi ne soffre deve fare appello a tutti gli aiuti possibili e a tutta la sua forza d’animo per non abbattersi.

10. Conclusioni

L’endometriosi è una patologia complessa che va ben oltre il semplice dolore fisico, incidendo profondamente sulla sfera emotiva e sulla qualità della vita. Affrontare il dolore cronico e l’impatto psicologico richiede un approccio integrato che combini trattamenti medici, strategie di gestione del dolore e supporto psicologico. La diagnosi precoce e il monitoraggio costante sono fondamentali per migliorare le possibilità di concepimento e per ridurre il disagio quotidiano. Le nuove tecnologie e gli approcci terapeutici innovativi stanno offrendo sempre maggiori possibilità di intervento, mentre il supporto emotivo e le testimonianze di altre donne dimostrano che non si è soli in questo percorso. Investire nella propria salute psicologica, adottare uno stile di vita sano e mantenere una comunicazione aperta con i professionisti della salute sono elementi chiave per vivere al meglio con l’endometriosi. La consapevolezza e l’informazione rappresentano le armi migliori per affrontare questa condizione, trasformando una sfida dolorosa in un’opportunità per migliorare il benessere complessivo e la qualità della vita. Con il continuo progresso delle ricerche e l’incremento delle strategie terapeutiche, il futuro offre nuove speranze per una gestione più efficace dell’endometriosi e per la promozione di un benessere psicologico duraturo.

In sintesi

L’endometriosi non influisce solo sul benessere fisico, ma incide anche sull’aspetto emotivo delle donne, compromettendo l’umore, le relazioni interpersonali e la qualità della vita. Questa condizione cronica, caratterizzata dalla presenza di tessuto endometriale fuori dall’utero, causa infiammazione, aderenze e cicatrici, alterando la funzione degli organi riproduttivi e riducendo la fertilità. Il dolore cronico, che si intensifica durante il ciclo mestruale o i rapporti sessuali, è particolarmente invalidante e spesso conduce a stati d’ansia e depressione, aggravati dall’isolamento sociale e dalla difficoltà di comunicare il proprio disagio. È importante un approccio terapeutico integrato che unisca trattamenti medici e supporto psicologico, migliorando così la gestione della malattia e la qualità della vita. Strategie di coping efficaci, come tecniche di rilassamento e il sostegno di gruppi di supporto, si sono dimostrate utili nel ridurre l’impatto emotivo dell’endometriosi.

Il contenuto fornito è solo a scopo informativo e non deve essere considerato un sostituto della diagnosi o del trattamento medico da parte di un professionista. Si sconsiglia l’autodiagnosi o il trattamento.

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Sull'autore

Cristina Diconzo

Giornalista e Senior Content Manager

Cristina Diconzo, giornalista, redattrice per Class Editori e Senior Content Manager dal 2015. Laureata in Scienze della Comunicazione presso l'Università di Bergamo - con specializzazione in Editoria Multimediale e Giornalismo. Per quattro anni autrice e conduttrice della rubrica "Pianeta Donna" per la trasmissione di Class TV "Buongiorno Dottore". Scrive di medicina e salute dal 2012.