Calcolo colesterolo LDL: capire i numeri per la salute del cuore

Sommario
01.
Cos’è il colesterolo?
02.
Perché è importante tenere sotto controllo i livelli di colesterolo LDL?
03.
Quali sono i metodi di misurazione del colesterolo?
04.
Dieta, stile di vita e genetica influenzano i livelli di colesterolo LDL
05.
Consigli per migliorare i livelli di colesterolo LDL
06.
Importanza del monitoraggio regolare e della prevenzione
01. Cos’è il colesterolo?
Il colesterolo è una sostanza grassa indispensabile per il corretto funzionamento dell’organismo: partecipa, infatti, alla sintesi di alcuni ormoni e della vitamina D e alla costituzione delle membrane cellulari. Viene prodotto dal fegato e, in piccola parte, introdotto attraverso l’alimentazione. Si trova soprattutto nei cibi ricchi di grassi animali, come carni, salumi, formaggi, burro, tuorlo d’uovo e fegato, mentre è pressoché assente in frutta, verdura e cereali. Quando però i livelli di colesterolo superano una certa soglia possono contribuire allo sviluppo di malattie cardiovascolari.
Colesterolo buono (HDL) e cattivo (LDL)
Si sente spesso parlare di colesterolo “buono” e “cattivo”, ma cosa si intende esattamente con queste due espressioni? Partiamo col dire che il compito di trasportare il colesterolo nel sangue è affidato a una specifica classe di particelle, note come lipoproteine, che si distinguono in:
- lipoproteine a bassa densità (LDL), trasportano il colesterolo sintetizzato dal fegato verso le cellule del corpo, rilasciandolo all’interno dei tessuti;
- lipoproteine ad alta densità (HDL), rimuovono il colesterolo in eccesso presente nei diversi tessuti e lo riportano nel fegato, che procede alla sua eliminazione.
Le lipoproteine a bassa densità (LDL) sono quelle generalmente definite “colesterolo cattivo” perché, se presenti in quantità eccessive, possono depositarsi sulle pareti delle arterie, provocando un loro ispessimento e restringimento (aterosclerosi) oltre che la formazione di placche (ateromi) [1].
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02. Perché è importante tenere sotto controllo i livelli di colesterolo LDL?
L’ostruzione delle arterie compromette la circolazione sanguigna e può provocare ulteriori complicazioni, tra cui:
- formazione di trombi, si verifica quando alcune porzioni delle placche aterosclerotiche si staccano andando a otturare i capillari e impedendo l’afflusso di sangue ai tessuti;
- claudicatio intermittens o zoppia intermittente, provocata dall’occlusione di una o più arterie che portano sangue agli arti (arteriopatia periferica);
- angina pectoris, malattia coronarica che si manifesta con un dolore intenso localizzato nel torace;
- infarto del miocardio, necrosi del tessuto muscolare cardiaco dovuta all’ostruzione acuta di un’arteria coronarica;
- ictus cerebrale, si manifesta quando un’arteria che porta sangue al cervello si ostruisce.
Per evitare lo sviluppo di malattie cardiovascolari e altre patologie connesse, è dunque necessario assicurarsi che il colesterolo LDL non superi una certa soglia.
03. Quali sono i metodi di misurazione del colesterolo?
L’esame del sangue permette di misurare i livelli di colesterolo nel sangue. I valori vengono espressi in milligrammi al decilitro. Un rischio cardiovascolare basso è associato a livelli bassi di colesterolo totale e colesterolo LDL (cattivo) e a livelli alti di colesterolo HDL (buono).
Guida alla comprensione dei livelli di colesterolo nel sangue
I valori da tenere sotto osservazione nella misurazione dei livelli di colesterolo utile alla prevenzione di eventuali patologie cardiovascolari sono:
- LDL (lipoproteine a bassa densità), il valore ottimale non dovrebbe superare i 130 milligrammi per decilitro, nelle persone a basso rischio cardiovascolare. Nei soggetti predisposti la soglia scende a 100 milligrammi per decilitro.
- HDL (lipoproteine ad alta densità), il valore ottimale si aggira intorno ai 60 milligrammi per decilitro e non dovrebbe mai scendere sotto i 40 milligrammi per decilitro.
- TC (colesterolo totale) rappresenta la somma della concentrazione di tutte le particelle di colesterolo presenti nel sangue, sia HDL (buono) che LDL (cattivo). Questo valore non dovrebbe mai superare i 190 milligrammi per decilitro.
- Trigliceridi (TG), hanno il compito di trasportare glucosio e lipidi dal fegato al tessuto adiposo e viceversa. Il loro valore ottimale non dovrebbe superare i 150 milligrammi per decilitro. Una loro eccessiva concentrazione, infatti, è associata al rischio di sviluppare malattie cardiovascolari come l’aterosclerosi.
Descrizione dei diversi test e formule utilizzate
Il calcolo del colesterolo LDL serve a rilevare il livello di lipoproteine a bassa densità presenti nel sangue. In genere, la misurazione viene effettuata utilizzando la formula di Friedewald:
LDL + TC – HDL – 0,2 X TG |
Per calcolare il colesterolo LDL secondo la formula di Friedewald puoi cliccare QUI.
I fattori utilizzati nell’equazione corrispondono ai valori ottenuti durante un esame del sangue standard. Di recente, è stato introdotto un nuovo metodo per calcolare i livelli di colesterolo cattivo nel sangue, elaborato da Seth Martin e alcuni colleghi della Johns Hopkins nel 2013 e validato da diversi ricercatori in tutto il mondo per la sua maggiore accuratezza. Il nuovo metodo si basa sull’utilizzo di 180 fattori che consente una misurazione più precisa della concentrazione di lipoproteine nel sangue [2].
04. Dieta, stile di vita e genetica influenzano i livelli di colesterolo LDL
Tra i principali fattori che influenzano la concentrazione di colesterolo LDL nel sangue figurano:
- sovrappeso;
- obesità;
- alimentazione ricca di grassi e proteine animali e povera di fibre;
- tabagismo;
- stile di vita sedentario;
- malattie metaboliche, come il diabete;
- predisposizione genetica, si parla in questi casi di ipercolesterolemia familiare o ereditaria, causata da una mutazione a carico del gene recettore delle lipoproteine a bassa densità (LDL), presente nel cromosoma 19. Questa patologia si manifesta in forma omozigote già dalla prima infanzia, provocando la formazione di placche in corrispondenza di ginocchia, gomiti e natiche e depositi di colesterolo nei tendini e intorno alla cornea (archi cornei). Nei soggetti affetti il colesterolo LDL ha un valore compreso tra i 600 e i 1200 milligrammi per decilitro anche in individui molto giovani. Nella forma eterozigote, la patologia si manifesta in forma più lieve nella prima infanzia. I sintomi compaiono intorno ai 35-40 anni negli uomini e intorno ai 45-55 nelle donne [3].
05. Consigli per migliorare i livelli di colesterolo LDL
Per tenere sotto controllo i livelli di colesterolo LDL (cattivo) è consigliabile adottare uno stile di vita sano, che prevede:
- alimentazione a basso contenuto di grassi;
- regolare attività fisica;
- eliminazione del fumo;
- riduzione del consumo di alcolici.
L’importanza di una dieta equilibrata
Diversi studi hanno dimostrato come la dieta mediterranea sia in grado di tenere sotto controllo i livelli di colesterolo nel plasma, riducendo il rischio di sviluppare patologie cardiovascolari di circa il 30% [2]. Questo regime alimentare consiste in:
- una drastica riduzione dei grassi di origine animale, che contengono quantità elevate di colesterolo e, se consumati in quantità eccessive, possono influire negativamente sui livelli di colesterolo nel sangue;
- un maggior consumo di fibre vegetali, cereali integrali (come avena, orzo e farro) e legumi, che riducono l’assorbimento intestinale dei grassi.
Per quanto riguarda le proteine, è opportuno prediligere il pesce azzurro di piccole dimensioni (sardine, sgombro). Tra i metodi di preparazione delle pietanze, si consiglia la cottura al vapore o al cartoccio, che mantiene intatte le proprietà nutrizionali degli alimenti, mentre è sconsigliata la frittura e l’utilizzo di salse e condimenti ricchi di sale [4].
Attività fisica
Praticare attività fisica in maniera regolare contribuisce ad accelerare il metabolismo dei grassi e proteggere la salute cardiovascolare, aumentando i livelli di colesterolo HDL, cioè quello buono. Si consiglia di svolgere almeno 150 minuti di attività aerobica moderata a settimana.
Terapia farmacologica
In presenza di ipercolesterolemia ereditaria, è possibile valutare la somministrazione di una terapia farmacologica in grado di prevenire problemi cardiovascolari a lungo termine.
Tra i farmaci più utilizzati per tenere sotto controllo i livelli di colesterolo nel sangue ci sono:
- statine, hanno la funzione di rallentare la produzione di colesterolo cattivo (LDL), incrementando la capacità del fegato di eliminare quello presente nel sangue;
- sequestranti della bile acida, hanno la capacità di legarsi al contenuto di colesterolo presente nella bile acida dell’intestino. Vengono successivamente eliminati attraverso le feci, contribuendo a ridurre i livelli di colesterolo LDL;
- niacina, o acido nicotinico, abbassa i livelli di colesterolo totale e di LDL (oltre che di trigliceridi), a favore della quota HDL;
- fibrati, abbassano i livelli di trigliceridi a favore del colesterolo HDL.
L’utilizzo di questi farmaci può produrre effetti collaterali, per cui è necessario munirsi della prescrizione del medico curante.
06. Importanza del monitoraggio regolare e della prevenzione
L’adozione di una dieta sana e povera di grassi, in abbinamento a una regolare attività fisica, contribuiscono a migliorare i livelli di colesterolo nel sangue. Per intervenire efficacemente è importante diagnosticare la presenza di livelli elevati di colesterolo, effettuando analisi del sangue con regolarità.
In sintesi
Il colesterolo è un componente organico presente nel sangue e nei tessuti, fondamentale per la costituzione delle membrane cellulari, la produzione di vitamina D e ormoni steroidei, la digestione dei grassi. Per poter entrare in circolo nell’organismo, il colesterolo si serve di appositi trasportatori, detti lipoproteine, che si distinguono in lipoproteine ad alta intensità (HDL) e a bassa intensità (LDL). Le prime trasportano il colesterolo dalla periferia al fegato che si occupa di smaltirlo. Le seconde lo trasportano ai vari tessuti corporei. Proprio queste ultime, se presenti in quantità eccessive, possono ostruire i vasi sanguigni, contribuendo allo sviluppo di malattie cardiovascolari e altre patologie connesse.
Sovrappeso, obesità, tabagismo, uno stile di vita sedentario possono influenzare i livelli di colesterolo cattivo nel sangue. Esistono poi alcune cause come la presenza di malattie metaboliche e la predisposizione ereditaria. L’ipercolesterolemia familiare o ereditaria è una patologia causata da una mutazione a carico del gene recettore delle lipoproteine a bassa densità (LDL), presente nel cromosoma 19.
Per tenere sotto controllo i livelli di colesterolo LDL (cattivo) è consigliabile adottare uno stile di vita sano, che prevede un’alimentazione a basso contenuto di grassi, una regolare attività fisica, l’eliminazione del fumo e la riduzione del consumo di alcolici. In caso di ipercolesterolemia ereditaria, è possibile valutare la somministrazione di una terapia farmacologica in grado di prevenire problemi cardiovascolari a lungo termine. Tra i farmaci più utilizzati per tenere sotto controllo i livelli di colesterolo nel sangue ci sono statine, sequestranti della bile acida, niacina e fibrati. Dal momento che questi farmaci possono provocare effetti collaterali è sempre necessaria la consultazione del medico curante. In ogni caso, per intervenire efficacemente, è importante effettuare analisi del sangue con regolarità.
Il contenuto fornito è solo a scopo informativo e non deve essere considerato un sostituto della diagnosi o del trattamento medico da parte di un professionista. Si sconsiglia l’autodiagnosi o il trattamento.
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Fonti e bibliografia
- Ipercolesterolemia (2024, Fondazione Umberto Veronesi)
- Un nuovo calcolo per la stima del colesterolo LDL (2024, Società Italiana per lo Studio dell’Aterosclerosi)
- Colesterolo e ipercolesterolemia (2024, Istituto Superiore di Sanità)
- L’alimentazione corretta per abbassare il colesterolo (2023, Gruppo San Donato)