Cibi da evitare per il colesterolo: la lista nera per la tua dieta

Sommario
01.
Breve panoramica sull’importanza di monitorare il colesterolo
02.
Quali esami fare per controllare i livelli di colesterolo?
03.
Il colesterolo nella dieta: cose da sapere
04.
Come il cibo influisce sui livelli di colesterolo?
05.
Elenco dettagliato di cibi e ingredienti dannosi
06.
Quali alimenti abbassano o tengono sotto controllo il colesterolo?
07.
Consigli per evitare scelte alimentari dannose
01. Breve panoramica sull’importanza di monitorare il colesterolo
Che cos’è il colesterolo?
Il colesterolo è una sostanza grassa, o lipidica, presente nel sangue e in tutte le cellule del corpo [1]. È essenziale per molte funzioni vitali, come la produzione di ormoni, acidi biliari e vitamina D. Tuttavia, un eccesso di colesterolo nel sangue può portare a problemi di salute, tra cui malattie cardiovascolari, infarto e ictus.
Colesterolo buono e colesterolo cattivo
Il colesterolo, in quanto lipide, è un’unica sostanza, ma se ne distinguono due categorie a seconda delle proteine che lo trasportano nel flusso sanguigno e che ne determinano il comportamento [1]:
- colesterolo LDL (low-density lipoprotein), noto anche come “colesterolo cattivo”, viene trasportato nei vasi sanguigni dove nel tempo può accumularsi, formando placche che possono restringere le arterie o bloccarle (trombo), aumentando il rischio di malattie cardiache e ictus;
- colesterolo HDL (high-density lipoprotein), o “colesterolo buono”, che aiuta a rimuovere il colesterolo LDL dal flusso sanguigno, raccogliendolo dalle pareti delle arterie e trasportandolo al fegato, dove viene smaltito dall’organismo ed eliminato. In questo modo, il colesterolo “buono” riduce il rischio di patologie cardiovascolari.
Non tutti gli esperti concordano su quali siano i parametri per giudicare i livelli di colesterolo siano “troppo alti” [2]. In genere, l’ipercolesterolemia viene spesso diagnosticata a soggetti il cui colesterolo totale o il colesterolo LDL supera il livello definito come “sano”. Tuttavia, anche i livelli di colesterolo HDL al di sotto della soglia stabilita sono considerati sfavorevoli. Questi livelli possono essere misurati in due diverse unità: milligrammi per decilitro (mg/dL) o millimoli per litro (mmol/L).
I livelli considerati “buoni” in soggetti in salute sono:
- colesterolo totale, livelli al di sotto di 200 mg/dl (5.2 mmol/l);
- colesterolo LDL, livelli al di sotto di 116 mg/dl (3.0 mmol/l);
- colesterolo HDL, livelli al di sopra di 40 mg/dl (1 mmol/l) negli uomini e al di sopra di 50 mg/dl (1.3 mmol/l) nelle donne.
02. Quali esami fare per controllare i livelli di colesterolo?
Per monitorare i livelli di colesterolo, o di colesterolemia, è possibile effettuare un semplice esame del sangue chiamato lipidogramma, che misura i livelli di colesterolo totale, HDL, LDL e trigliceridi (profilo lipidico). Questo test è spesso parte di un controllo di routine e può aiutare a identificare i rischi per la salute cardiovascolare [3].
Ecco come si svolge l’esame:
- preparazione, prima dell’esame, è necessario digiunare per circa 9-12 ore. Si raccomanda di mantenere una dieta stabile per le tre settimane precedenti l’analisi;
- prelievo del sangue, viene effettuato un prelievo venoso di sangue, che è il primo passo per ottenere il campione necessario per l’analisi;
- separazione del plasma, dopo il prelievo, il sangue viene trattato con un anticoagulante e poi centrifugato per separare la parte corpuscolata (globuli rossi, bianchi e piastrine) dal plasma;
- analisi elettroforetica, il plasma viene poi sottoposto a elettroforesi su gel di agarosio, una tecnica che separa le lipoproteine in base alla loro grandezza e carica elettrica;
- misurazione, l’esame fornisce i valori del colesterolo totale, LDL, HDL, trigliceridi e, se presenti, chilomicroni.
Questo esame è utile per valutare il rischio di aterosclerosi e malattie cardiovascolari correlate. Per risultati accurati, è importante seguire le indicazioni fornite dal medico o dal laboratorio prima di sottoporsi al lipidogramma.
03. Il colesterolo nella dieta: cose da sapere
La dieta può influenzare significativamente i livelli di colesterolo. Alcuni alimenti possono aumentare il colesterolo LDL, mentre altri possono aiutare ad aumentare il colesterolo HDL. È importante conoscere quali alimenti possono influenzare il colesterolo e fare scelte alimentari sane per mantenere i livelli di colesterolo sotto controllo [1].
Secondo i LARN, ovvero i Livelli di Assunzione Raccomandati per gli Italiani stabiliti nel 2014 dalla Società Italiana di Nutrizione Umana, si dovrebbe limitare l’assunzione di colesterolo a 300mg al giorno. Per rimanere entro questi limiti, è fondamentale monitorare il consumo di alimenti come carne, formaggi e salumi, soprattutto se ricchi di grassi, poiché sono le principali fonti di colesterolo nella dieta [5].
Un regime alimentare che tiene efficacemente sotto controllo l’ipercolesterolemia garantendo un’alimentazione sana ed equilibrata è la dieta mediterranea [6].
04. Come il cibo influisce sui livelli di colesterolo?
Il consumo di determinati alimenti può influenzare i livelli di colesterolo nel sangue in modo significativo. In particolare, il colesterolo “cattivo” (LDL) può aumentare in risposta al consumo di cibi ricchi di grassi saturi e trans (grassi insaturi capaci anche di abbassare i livelli di HDL), mentre il colesterolo “buono” (HDL) può diminuire in risposta a una dieta povera di grassi insaturi [7].
Alcuni cibi che possono aumentare i livelli di colesterolo cattivo includono: carne rossa, lardo, burro, prodotti da forno commerciali, cibi fritti e alimenti ricchi di zuccheri raffinati.
Al contrario, i cibi che possono aiutare a ridurre il colesterolo cattivo e aumentare quello buono includono frutta, verdura, cereali integrali, noci, semi, pesce grasso e oli vegetali.
I peggiori nemici del tuo colesterolo
Abbiamo detto che alcuni alimenti e ingredienti, ma anche metodi di cottura, possono influenzare negativamente i livelli di colesterolo nel sangue. Infatti, è essenziale evitare alcuni alimenti: i peggiori nemici del colesterolo. Tra questi, i cibi fritti, lo strutto e certi oli, come quelli di palma o arachidi, sono considerati proibiti. Anche i piatti pronti industriali e i dolci dovrebbero essere consumati con parsimonia.
È importante anche riflettere sulle tecniche culinarie adottate. Metodi di cottura come al vapore, in cartoccio, a pressione o a basse temperature sono preferibili perché meno inclini ad alterare i livelli di colesterolo, contribuendo così a una dieta più salutare [1].
05. Elenco dettagliato di cibi e ingredienti dannosi
Riportiamo qui un elenco dettagliato degli alimenti che causano un aumento dannoso del colesterolo. Ciò non significa che vadano eliminati dall’alimentazione, ma assunti con moderazione e nei limiti di una dieta equilibrata.
Grassi saturi e idrogenati:
- burro, utilizzato spesso in cucina e pasticceria, è ricco di grassi saturi;
- formaggi grassi, alcuni prodotti caseari, specialmente quelli stagionati, contengono elevate quantità di grassi saturi;
- panna, comune in salse e dolci, è un’altra fonte di grassi saturi;
- carni grasse, tagli di carne con strati visibili di grasso e carni lavorate come alcuni insaccati;
- dadi di cocco, sebbene sia una fonte di grassi vegetali, contiene un alto livello di grassi saturi.
Grassi trans:
- cibi fritti, spesso preparati con oli che possono trasformarsi in grassi trans quando surriscaldati;
- snack confezionati, molti snack e cibi pronti contengono grassi trans per prolungarne la conservabilità;
- biscotti e margarina, alcuni possono contenere grassi trans a causa dei processi di idrogenazione degli oli.
Alimenti ricchi di colesterolo:
- uova, in particolare i tuorli sono ricchi di colesterolo;
- frattaglie, organi interni degli animali come fegato e reni, hanno alti livelli di colesterolo;
- crostacei e molluschi, alcuni frutti di mare possono contenere quantità significative di colesterolo.
Alimenti ricchi di zuccheri aggiunti:
- dolci e bibite zuccherate, questi prodotti spesso contengono grandi quantità di zuccheri aggiunti;
- succhi di frutta confezionati, anche se derivano dalla frutta, possono avere zuccheri aggiunti.
Alimenti ricchi di sale:
- cibi trasformati e inscatolati, spesso contengono sale aggiunto per migliorare il sapore e la conservabilità;
- snack salati, come patatine, cracker e altri, possono contribuire ad aumentare l’assunzione di sodio.
Alimenti con grassi idrogenati:
- prodotti da forno industriali, come torte, biscotti e altri prodotti da forno, perché possono contenere grassi idrogenati;
- cibi pronti confezionati, per esempio pizze surgelate, pasti pronti e altri alimenti confezionati, che spesso includono grassi idrogenati.
Alimenti processati:
- insaccati e wurstel, questi prodotti possono essere ricchi di grassi saturi e sale;
- panini preparati, spesso contengono ingredienti processati e condimenti ricchi di grassi e sale.
Grassi saturi e trans: i colpevoli occulti
I grassi saturi e trans sono due tipi di grassi che sono considerati poco salutari quando consumati in eccesso.
- 01I grassi saturi sono presenti principalmente negli alimenti di origine animale, come carne, burro e latticini. Questi grassi tendono ad aumentare i livelli di colesterolo nel sangue, in particolare il colesterolo “cattivo” LDL, e possono aumentare il rischio di malattie cardiovascolari. Si raccomanda di limitare il consumo di grassi saturi e preferire grassi insaturi, come quelli presenti negli oli vegetali, nel pesce e nelle noci.
- 02I grassi trans sono grassi artificiali che vengono prodotti attraverso un processo di idrogenazione degli oli vegetali. Questi grassi sono spesso presenti in alimenti industriali come biscotti, snack e cibi fritti, aumentano il colesterolo “cattivo” LDL e riducono il colesterolo “buono” HDL, incrementando il rischio di malattie cardiovascolari e altre patologie.
Dolcificanti e colesterolo: un legame insidioso
Gli zuccheri, indipendentemente dalla loro complessità, sono noti per innescare la secrezione di insulina, un ormone con proprietà anabolizzanti. Quest’ultimo, a sua volta, attiva l’enzima chiave nella sintesi del colesterolo, l’HMG-CoA reduttasi [8]. Pertanto, nel valutare l’impennata dei livelli di colesterolo legata all’ingestione di zuccheri, è cruciale considerare non solo la loro qualità ma, soprattutto, la quantità consumata.
L’eccesso di zuccheri, specialmente quelli aggiunti come il fruttosio e il saccarosio, può portare a disfunzioni metaboliche, come l’accumulo di grasso nel fegato (NAFLD), grasso viscerale, diabete, obesità, problemi di mobilità e qualità del sonno, iperglicemia, resistenza all’insulina, dislipidemia e aumentato rischio cardiovascolare.
Studi hanno dimostrato che anche le diete povere di grassi ma ricche di zuccheri, abbinate a scarsa attività fisica, possono causare disturbi metabolici [8]. Pertanto, è cruciale adottare uno stile di vita salutare e una dieta bilanciata in macro e micronutrienti.
Limitare gli zuccheri aggiunti
Le tabelle LARN del 2012 stabiliscono che il consumo massimo di zuccheri aggiunti per gli adulti non dovrebbe eccedere il 15% del fabbisogno calorico totale, una soglia spesso superata a causa di diete ricche di cibi trasformati, bevande zuccherate e l’aggiunta di zucchero in caffè, tisane e latte [8].
Sebbene l’eliminazione completa dello zucchero sia impraticabile, dato che è spesso utilizzato nell’industria alimentare per migliorare il sapore degli alimenti, estendere la loro durata e mantenere l’umidità, è essenziale monitorarne l’assunzione.
Alcuni studi hanno evidenziato il legame tra zuccheri raffinati e livelli elevati di colesterolo nel sangue [8]. È importante limitare il consumo di dolcificanti aggiunti e prediligere zuccheri naturali presenti nella frutta.
Effetti degli zuccheri raffinati sul colesterolo
Gli zuccheri raffinati sono quelli che vengono processati per rimuovere impurità e minerali naturali presenti nella forma grezza di zucchero. Questi includono il saccarosio (zucchero da tavola) e gli sciroppi ad alto contenuto di fruttosio, comunemente aggiunti agli alimenti confezionati.
Il consumo eccessivo di questi zuccheri può portare a diversi problemi di salute, tra cui l’aumento dei livelli di colesterolo LDL, noto come il “colesterolo cattivo”, e dei trigliceridi [8]. Ciò può aumentare il rischio di sviluppare malattie cardiovascolari come l’aterosclerosi e l’infarto del miocardio.
Altri effetti di un consumo eccessivo di zuccheri raffinati sono [8]:
- alterazione del metabolismo lipidico, l’iper consumo di zuccheri può portare a una condizione nota come dislipidemia, che è un’alterazione del metabolismo lipidico e può aggravare la patogenesi di malattie come il diabete;
- influenza sull’insulina, livelli elevati di zucchero possono interferire con la secrezione di insulina dalle cellule beta del pancreas, influenzando negativamente il metabolismo del glucosio;
- effetti cognitivi, il consumo di zuccheri aggiunti è stato associato anche a disturbi cognitivi, in particolare al peggioramento della funzione di memoria.
È consigliabile limitare il consumo di zuccheri raffinati e preferire fonti naturali di dolcificanti, come la frutta, che fornisce zuccheri insieme a fibre, vitamine e minerali essenziali. Inoltre, è importante adottare uno stile di vita sano che includa una dieta equilibrata e attività fisica regolare.
Bevande e colesterolo: quello che non ti aspetti
Abbiamo visto come gli zuccheri siano un pericolo insidioso per chi soffre di colesterolo alto e molte persone non sono consapevoli del fatto che anche molte bevande, proprio perché ricche di zuccheri raffinati, dolcificanti e grassi saturi, possono avere un impatto sul colesterolo [8]:
- le bibite zuccherate, come succhi di frutta, bibite gassate e bevande energetiche sono ricche di zuccheri che possono contribuire all’accumulo di grasso nel corpo, aumentando così i livelli di colesterolo;
- alcolici, con un alto tasso alcolemico, possono causare un aumento dei trigliceridi nel sangue, che sono un tipo di grasso che può aumentare il rischio di malattie cardiovascolari;
- le bevande a base di latte intero, come cappuccino e frappè, possono essere ricche di grassi saturi, che possono aumentare i livelli di colesterolo nel sangue;
- le bevande a base di latte scremato possono contribuire all’aumento del colesterolo se vengono consumate in quantità eccessive, poiché contengono ancora alcuni grassi saturi;
- il latte di cocco è ricco di grassi saturi, che possono aumentare i livelli di colesterolo nel sangue. È importante limitare il consumo di bevande a base di latte di cocco se si desidera mantenere bassi i livelli di colesterolo.
Per mantenere bassi i livelli di colesterolemia, è importante limitare il consumo di queste bevande e preferire opzioni più salutari come tè verde, tisane o acqua. Inoltre, è sempre consigliabile seguire una dieta equilibrata e fare regolare attività fisica per mantenere un buon controllo sulla colesterolemia colesterolo nel corpo.
06. Quali alimenti abbassano o tengono sotto controllo il colesterolo?
Così come ci sono cibi dannosi, abbiamo anche diversi alimenti che possono aiutare ad abbassare o tenere sotto controllo il colesterolo, tra cui [4]:
- alimenti ricchi di fibre come frutta, verdura, legumi e cereali integrali;
- pesce grasso ricco di omega-3 come salmone, sgombro e sardine;
- frutta secca e semi come noci, mandorle e semi di lino;
- olio d’oliva extra vergine;
- legumi come fagioli, lenticchie e ceci;
- tè verde;
- alimenti ricchi di steroli vegetali come margarina fortificata e alcuni latticini;
- soia e prodotti a base di soia come tofu e latte di soia.
È opportuno consultare sempre un medico o un dietologo per consigli personalizzati sulla dieta per gestire il proprio livello di colesterolo, soprattutto in presenza di condizioni e patologie cardiovascolari.
07. Consigli per evitare scelte alimentari dannose
Non solo un’alimentazione bilanciata aiuta a tenere sotto controllo i livelli di colesterolo, ma è importante adottare anche uno stile di vita sano, che pone attenzione ad esercitare comportamenti e scelte quotidiane che riducono il rischio di un aumento del colesterolo “cattivo” e l’insorgenza di patologie.
Ecco un decalogo di linee guida per evitare scelte alimentari dannose:
- 01Leggere le etichette alimentari, controllando sempre gli ingredienti e le informazioni nutrizionali dei prodotti che si acquistano per evitare cibi troppo processati, ricchi di zuccheri aggiunti, grassi saturi o sodio.
- 02Fare una lista della spesa sana, pianificando in anticipo i pasti settimanali e facendo una lista della spesa con alimenti nutrienti come frutta, verdura, cereali integrali, proteine magre e latticini a basso contenuto di grassi.
- 03Cucinare a casa, perché preparare i pasti in casa permette di controllare meglio gli ingredienti utilizzati e la quantità di sale, zuccheri e grassi aggiunti.
- 04Limitare il consumo di cibi trasformati e fast food, preferire cibi freschi, non processati e cucinati in modo sano. Ridurre al minimo il consumo di cibi pronti, snack confezionati, dolci e bibite zuccherate.
- 05Prestare attenzione alle dimensioni delle porzioni, evitando di mangiare grandi quantità di cibo in una sola volta. Utilizzare piatti più piccoli e porzionare con cura i pasti per evitare di eccedere con le calorie.
- 06Bere molta acqua, è importante idratarsi bene durante il giorno bevendo almeno due litri di acqua ed evitare bevande zuccherate o alcoliche che possono apportare calorie inutili.
- 07Bilanciare l’alimentazione assicurandosi di consumare una varietà di alimenti per fornire al corpo tutti i nutrienti di cui ha bisogno. Includere frutta, verdura, proteine magre, cereali integrali e grassi sani nella dieta.
- 08Evitare di saltare i pasti, fare tre pasti principali al giorno e due spuntini sani per mantenere il metabolismo attivo ed evitare di arrivare troppo affamati al pasto successivo.
- 09Fare attenzione alle tentazioni, evitare di tenere in casa cibi poco salutari che possono essere fonte di tentazione. Preferire spuntini nutrienti come frutta secca, yogurt magro, verdure crude o crackers integrali.
- 10Consultare un professionista della nutrizione, se si ha difficoltà a mantenere una dieta sana ed equilibrata, è consigliabile chiedere l’aiuto di un nutrizionista o dietologo per ricevere consigli personalizzati.
In sintesi
Il colesterolo è una sostanza lipidica essenziale per molte funzioni vitali, ma un eccesso può portare a problemi di salute come malattie cardiovascolari, infarto e ictus. Esistono due tipi di colesterolo: LDL (colesterolo “cattivo”) che può accumularsi nei vasi sanguigni e HDL (colesterolo “buono”) che aiuta a rimuovere il colesterolo LDL dal flusso sanguigno.
Per monitorare i livelli di colesterolo, si può effettuare un esame del sangue chiamato lipidogramma. Questo test misura i livelli di colesterolo totale, HDL, LDL e trigliceridi.
La dieta può influenzare significativamente i livelli di colesterolo. Alcuni alimenti possono aumentare il colesterolo LDL, mentre altri possono aiutare ad aumentare il colesterolo HDL. È importante fare scelte alimentari sane per mantenere i livelli di colesterolo sotto controllo.
Il consumo di determinati alimenti può influenzare i livelli di colesterolo nel sangue in modo significativo. In particolare, il colesterolo “cattivo” (LDL) può aumentare in risposta al consumo di cibi ricchi di grassi saturi e trans, mentre il colesterolo “buono” (HDL) può diminuire in risposta a una dieta povera di grassi insaturi.
Gli zuccheri, indipendentemente dalla loro complessità, sono noti per innescare la secrezione di insulina, un ormone con proprietà anabolizzanti. Quest’ultimo, a sua volta, attiva l’enzima chiave nella sintesi del colesterolo, l’HMG-CoA reduttasi.
Molte bevande, proprio perché ricche di zuccheri raffinati, dolcificanti e grassi saturi, possono avere un impatto sul colesterolo.
Ci sono anche diversi alimenti che possono aiutare ad abbassare o tenere sotto controllo il colesterolo, tra cui alimenti ricchi di fibre come frutta, verdura, legumi e cereali integrali; pesce grasso ricco di omega-3 come salmone, sgombro e sardine; frutta secca e semi come noci, mandorle e semi di lino; olio d’oliva extra vergine; legumi come fagioli, lenticchie e ceci; tè verde; alimenti ricchi di steroli vegetali come margarina fortificata e alcuni latticini; soia e prodotti a base di soia come tofu e latte di soia.
Infine, è importante adottare uno stile di vita sano, che pone attenzione ad esercitare comportamenti e scelte quotidiane che riducono il rischio di un aumento del colesterolo “cattivo” e l’insorgenza di patologie. Se si ha difficoltà a mantenere una dieta sana e equilibrata, è consigliabile chiedere l’aiuto di un nutrizionista o dietologo per ricevere consigli personalizzati.
Il contenuto fornito è solo a scopo informativo e non deve essere considerato un sostituto della diagnosi o del trattamento medico da parte di un professionista. Si sconsiglia l’autodiagnosi o il trattamento.
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Fonti e bibliografia
- La dieta per il colesterolo alto (Santagostinopedia)
- High cholesterol: Overview (2020, National Library of Medicine)
- Profilo lipidico (2021, LabTestOnline)
- L’alimentazione corretta per abbassare il colesterolo (2023, Gruppo San Donato)
- Colesterolo (2021, Auxologico)
- Il colesterolo «cattivo» si vince con una buona alimentazione (2017, Magazine Fondazione Veronesi)
- Dieta per colesterolo alto: cosa mangiare e cibi da evitare (Superfarmacia.it)
- Zucchero e colesterolo: qual è il loro legame? (Vital Program)