Miopia: sintomi, cause, cure e prevenzione
16/10/2023
15 min
OculisticaRevisione scientifica dei contenuti a cura del dottor Alessandro Morgante.

01. Cos’è la miopia?
La miopia è un’alterazione della refrazione, ovvero della possibilità di vedere nitidamente gli oggetti senza nessun ausilio: emmetropia. Gli oggetti vicini appaiono chiari, ma quelli più lontani risultano sfocati. L’occhio miope è anatomicamente più lungo dell’occhio emmetrope. I raggi luminosi, che dovrebbero essere focalizzati sulla retina nella parte posteriore dell’occhio, vengono focalizzati davanti alla retina, è necessario che con lenti poste davanti all’occhio si sposti il fuoco ottico posteriormente sulla retina.
La miopia si sviluppa di solito durante l’infanzia e l’adolescenza e diventa più stabile tra i 20 e i 40 anni. Tende a essere familiare [1].
Con l’industrializzazione e il cambiamento dello stile di vita (pandemia Covid compresa) la miopia è sempre più diffusa.
La miopia elevata può essere degenerativa. Questa è una forma più grave in cui il bulbo oculare è molto più lungo e maggiormente predisposto a evoluzioni cliniche degenerative come il distacco della retina, le neovascolarizzazioni sottoretiniche e il glaucoma.
Tipi di miopia
La miopia viene classificata in due categorie: elevata e degenerativa.
La miopia elevata è una forma più grave del disturbo, in cui il bulbo oculare cresce più del dovuto e diventa molto lungo da davanti a dietro. Oltre a rendere difficile la visione a distanza, può aumentare la possibilità di avere altre patologie come il distacco della retina, la cataratta e il glaucoma.
La miopia degenerativa – chiamata anche patologica o maligna – è una tipologia più rara che si eredita dai genitori. Il bulbo oculare si allunga a causa di una grave miopia, entro l’adolescenza o la prima età adulta. Questo tipo di miopia può peggiorare fino all’età adulta. Oltre a rendere difficile la visione a distanza, si può avere una maggiore probabilità di avere un distacco della retina, una crescita anomala dei vasi sanguigni nell’occhio (neovascolarizzazione della coroide) e il glaucoma [2].
02. Quali sono i sintomi della miopia?
I sintomi più comuni della miopia comprendono:
- vista sfuocata: gli oggetti lontani appaiono sfocati o confusi;
- alterazioni della motilità oculare;
- affaticamento degli occhi;
- necessità di strizzare gli occhi per aumentare la profondità di fuoco;
- stanchezza quando si guida, con visione difficoltosa in ambienti poco illuminati, quando si fa sport o si guarda a più di qualche metro di distanza.
Se la miopia è lieve, o è presente soltanto in un occhio è possibile che non si noti alcun sintomo. Per questo motivo è importante sottoporsi a visite oculistiche regolari, in modo che il medico possa assicurarsi che si veda il più chiaramente possibile [3].
03. Quali sono le cause della miopia?
Le cause della miopia derivano da molteplici fattori, ereditari e ambientali. È possibile che si erediti la capacità di essere miopi per poi svilupparla successivamente, se lo stile di vita produce le condizioni giuste. Per esempio, se si usano gli occhi per lavorare molto da vicino, come la lettura o il lavoro al computer, si può sviluppare la miopia.
Un’altra causa della miopia risiede proprio nella struttura dell’occhio. Quando il bulbo oculare è troppo lungo o la cornea – lo strato protettivo esterno dell’occhio – è troppo curva, la luce che entra nell’occhio non viene messa a fuoco correttamente. Le immagini si concentrano davanti alla retina, la parte dell’occhio sensibile alla luce, invece che sulla retina stessa. Questo provoca una visione sfuocata. I medici definiscono il processo come errore di rifrazione, un problema che si verifica quando la forma o le condizioni della cornea, o la forma stessa dell’occhio, determinano una messa a fuoco imprecisa della luce che passa nell’occhio [5].
04. Come si diagnostica la miopia?
L’oculista può diagnosticare la miopia utilizzando un esame oculistico standard.
Gli strumenti principali per la diagnosi sono:
- autorefrattometria automatica;
- schiascopia;
- test dell’acuità visiva: è un test che verifica la nitidezza della visione a distanza. Si copre un occhio e l’oculista chiede di leggere una tabella oculistica con lettere o simboli di dimensioni diverse. La procedura va ripetuta con l’altro occhio. Per i bambini molto piccoli sono state create delle tabelle speciali;
- analisi al forottero: in questo test si legge una tabella oculistica mentre si guarda attraverso il forottero – un dispositivo dotato di lenti diverse per aiutare a determinare una prescrizione appropriata per correggere i problemi di vista;
- esame dell’occhio interno: l’oculista si avvale di una lente speciale con una luce per esaminare le condizioni della retina e del nervo ottico. Lo specialista inserisce delle gocce negli occhi per dilatarli. Questo permette di vedere meglio l’interno dell’occhio. Gli occhi saranno sensibili alla luce per alcune ore. Indossare gli occhiali da sole temporanei forniti dallo specialista o i propri occhiali da sole.
Diagnosi nei bambini
Il pediatra o un altro specialista effettuerà esami semplici per controllare la salute degli occhi del bambino alla nascita, tra i 6 e i 12 mesi di età e tra i 12 e i 36 mesi di età. In caso di problemi, il bambino potrà essere indirizzato a un medico specializzato in salute e cura degli occhi (oftalmologo).
Gli screening della vista sono test per verificare la presenza di problemi alla vista. Un test di screening può essere eseguito da un pediatra, un oftalmologo, un optometrista o un altro operatore specializzato. Gli screening della vista sono spesso offerti nelle scuole o nei centri sociali.
Le scadenze consigliate per lo screening sono le seguenti:
- almeno una volta tra i tre e i quattro anni;
- prima della scuola materna, di solito all’età di cinque o sei anni;
- annualmente fino alla fine della scuola superiore.
Se un test di screening identifica un problema, è necessario programmare una visita oculistica completa con un optometrista o un oftalmologo [6].
05. Qual è la differenza tra miopia, ipermetropia, astigmatismo e presbiopia?
La differenza tra miopia, ipermetropia, astigmatismo e presbiopia sta nel grado di focalizzazione degli oggetti sulla retina.
Per esempio:
- nella miopia la focalizzazione delle immagini avviene anteriormente alla superficie retinica interna e fa apparire sfocati gli oggetti lontani;
- nell’ipermetropia la focalizzazione delle immagini avviene posteriormente alla superficie retinica interna fa apparire sfocati gli oggetti vicini;
- nell’astigmatismo la focalizzazione delle immagini avviene in punti diversi dei due meridiani rispetto alla superficie retinica interna non essendo più un difetto sferico e può far apparire sfocati o distorti gli oggetti lontani e vicini;
- la presbiopia rende difficile per gli adulti di mezza età e per quelli più anziani vedere gli oggetti da vicino.
Tutti e quattro sono errori di refrazione.
Gli errori di refrazione sono un tipo di problema visivo che rende difficile vedere in maniera nitida. Si verificano quando le immagini esterne si mettono a fuoco non sul piano retinico interno [7].
06. Quali rischi comporta la miopia?
Alcuni fattori di rischio possono aumentare la probabilità di sviluppare la miopia, come:
- la genetica: la miopia tende a essere familiare. Se uno dei genitori è miope, il rischio di sviluppare la condizione è maggiore;
- le attività prolungate da vicino come la lettura prolungata o altre attività ravvicinate;
- il tempo trascorso sullo schermo: alcuni studi hanno dimostrato che i bambini che utilizzano computer o dispositivi intelligenti per lunghi periodi hanno un rischio maggiore;
- le condizioni ambientali: la mancanza di tempo trascorso all’aperto può aumentare il rischio.
Fattori di rischio nell’adolescenza
Esiste uno studio – pubblicato da Matthew Recko ed Erin Durrie Stahl su Missouri Medicine nel 2015 – che analizza anche i fattori di rischio nell’adolescenza.
In particolare, tra i fattori presenti, vengono elencati rispettivamente:
- etnia: le popolazioni asiatiche hanno una prevalenza e un tasso di incidenza annuale di miopia più elevati rispetto alle etnie caucasiche europee;
- età: può incidere molto nella comparsa del disturbo. Il fattore di rischio indipendente più forte per la progressione della miopia è avere una refrazione miopica di almeno -1,25 diottrie in giovane età;
- miopia parentale: la miopia parentale aumenta il rischio di miopia giovanile e di miopia progressiva nei bambini;
- sesso: i dati sono contrastanti, ma sembra che i maschi abbiano un tasso di progressione della miopia più lento rispetto alle femmine;
- fattori ambientali: non è chiaro se la quantità di lavoro vicino (come leggere o utilizzare dispositivi elettronici portatili) sia associata alla progressione della miopia nell’adolescenza, ma il tempo trascorso all’aperto sembra avere un effetto protettivo [8].
07. Come si cura la miopia?
Il trattamento più comune prevede l’utilizzo di occhiali o LAC lenti a contatto che possono correggere la miopia nei bambini e negli adulti. A seconda del grado di correzione della vista necessario, gli occhiali possono essere indossati quotidianamente o solo quando è necessaria la visione da lontano. Alcune persone possono aver bisogno di indossare costantemente gli occhiali per vedere bene. Nel caso delle lenti a contatto, è consigliabile rivolgersi al proprio specialista per comprendere quale tipo di lenti sia più adatto al livello di miopia e ad altri errori di rifrazione.
In caso di miopia, la prescrizione di occhiali o lenti a contatto è un numero negativo, ad esempio -3,00. Più alto è il numero, più forte è l’intensità della miopia. Più alto è il numero, più forti saranno le lenti. La prescrizione aiuta l’occhio a focalizzare la luce sulla retina, schiarendo la visione da lontano [9]. Esistono da alcuni anni delle lenti particolari con focalizzazione periferica migliorata che nei soggetti fino all’adolescenza combattono la progressione della miopia.
Terapia farmacologica
È possibile nell’età dello sviluppo trattare la miopia con la somministrazione di alcuni farmaci. In particolare, esiste uno studio che ha esaminato l’incidenza di farmaci specifici come l’atropina a concentrazione ridotta nel controllo della miopia.
L’atropina è un farmaco che rallenta la progressione della miopia, riducendo l’allungamento dell’occhio. Gli studi sull’atropina hanno riscontrato alcuni limiti, tra cui la presenza di effetti collaterali come la dilatazione pupillare e la cicloplegia – ovvero la paralisi del muscolo ciliare presente nell’occhio, condizione che rende impossibile la messa a fuoco. L’atropina risulta efficace nel rallentare la progressione della miopia in bambini e adolescenti, indipendentemente dall’età o dall’entità del disturbo.
Nel corso dello studio, vengono trattati altri tipi di farmaci per il trattamento del disturbo:
- pirenzepina: è un farmaco antimuscarinico – riduce le contrazioni anormali della vescica – che ha mostrato di rallentare la progressione della miopia in studi sugli animali e sull’uomo. Gli studi clinici su questo farmaco sono stati sospesi a causa della sua ridotta efficacia rispetto all’atropina e della necessità di una somministrazione due volte al giorno;
- altri farmaci antimuscarinici: la tropicamide e la scopolamina hanno mostrato di rallentare la progressione della miopia in studi iniziali. Questi studi non erano randomizzati e non sono stati condotti studi di follow-up;
- farmaci per abbassare la pressione intraoculare: farmaci per abbassare la pressione intraoculare sono stati studiati per il controllo della miopia, ma gli studi non hanno dimostrato alcun effetto significativo;
- metilxantina: è un farmaco che ha mostrato di rallentare la progressione della miopia in studi sugli animali. Uno studio clinico su questo farmaco ha mostrato un effetto molto piccolo sull’uomo.
In conclusione, l’atropina è attualmente l’unico farmaco approvato per il controllo della miopia. Gli studi sono in corso per valutare altri farmaci che potrebbero essere più efficaci e con meno effetti collaterali [10].
Terapia chirurgica
La chirurgia oculistica può migliorare la vista a tal punto da non dover più indossare occhiali o lenti a contatto.
Gli interventi più comuni per la miopia sono:
- PRK o cheratectomia fotorefrattiva: questo intervento utilizza un laser a eccimeri per scolpire lo strato centrale della cornea. In questo modo si appiattisce la curva della cornea e i raggi luminosi si concentrano più vicino o sulla retina;
- LASIK: è l’intervento più comune per la miopia. Il chirurgo utilizza un laser a femtosecondi o un altro strumento per creare un sottile lembo sullo strato superiore della cornea. Con un laser a eccimeri si scolpisce la cornea e, successivamente, riporta il lembo al suo posto;
- SMILE costruzione con laser a femtosecondi di lamella interna nello spessore corneale che viene asportata attraverso una piccola incisione;
- lente collamerale impiantabile (ICL) EVO: attraverso un’incisione, una lente a contatto fatta di materiale morbido e polimerico viene impiantata nell’occhio tra il cristallino naturale e l’iride. Aiuta a rifrangere la luce sulla retina, producendo una visione più chiara;
- impianto di IOL lenti intraoculari: consente all’oculista di inserire chirurgicamente una nuova lente nell’occhio, in sostituzione di quella naturale. Questa procedura viene eseguita prima che si sviluppi la cataratta.
I trattamenti chirurgici non rappresentano un’opzione per tutti i soggetti affetti da miopia. La chirurgia è consigliata solo quando la miopia non è più tollerata anche psicologicamente. Il chirurgo dovrà spiegare al paziente i benefici e i rischi del trattamento chirurgico [11].
08. Come prevenire la miopia?
Secondo uno studio del 2021, pubblicato su Investigative Ophthalmology & Visual Science, è possibile adottare una serie di strategie utili per prevenire o rallentare la progressione della miopia.
Tali strategie includono:
- trascorrere più tempo all’aperto: studi hanno dimostrato che trascorrere più tempo all’aperto può ridurre il rischio di sviluppare la miopia;
- applicare collirio a bassa dose di atropina: l’atropina è un farmaco che può rallentare la progressione della miopia;
- indossare lenti a contatto bifocali o multifocali: le lenti a contatto multifocali possono aiutare a ridurre la progressione della miopia;
- utilizzare l’ortocheratologia: l’ortocheratologia è un trattamento che utilizza lenti a contatto notturne per appiattire la cornea, migliorando la visione [12].
In sintesi
La miopia è un difetto visivo comune che si verifica quando gli oggetti lontani appaiono sfocati, mentre quelli vicini appaiono chiari. Si manifesta quando la forma dell’occhio – o di alcune parti dell’occhio – fa sì che i raggi luminosi si focalizzino anteriormente alla superficie retinica.
La miopia si sviluppa di solito durante l’infanzia e l’adolescenza e diventa più stabile tra i 20 e i 40 anni. Tende a essere familiare.
I sintomi più comuni comprendono vista sfocata, gli oggetti lontani appaiono sfocati o confusi, mal di testa, affaticamento agli occhi e stanchezza quando si guida o si fa sport. Può peggiorare con l’età, soprattutto durante gli scatti di crescita della preadolescenza e dell’adolescenza. All’età di 20 anni, la miopia tende a stabilizzarsi.
Le cause derivano da molteplici fattori, ereditari e ambientali. È possibile che si erediti la capacità di essere miopi e che poi, se lo stile di vita produce le condizioni giuste, la si sviluppi. Per esempio, se si usano gli occhi per lavorare molto da vicino, come la lettura o il lavoro al computer, si può sviluppare la miopia.
Il trattamento più comune prevede l’utilizzo di occhiali o lenti a contatto che possono correggere la miopia nei bambini e negli adulti. Il trattamento farmacologico prevede l’utilizzo di atropina, per rallentarne la progressione. È possibile procedere con il trattamento chirurgico attraverso PRK, LASIK, SMILE lente di collamero impiantabile (ICL) EVO e impianto di lenti intraoculari che sostituiscono il cristallino naturale.
Esistono alcune strategie che possono aiutare a prevenire o rallentare la progressione della miopia, come trascorrere più tempo all’aperto e limitare il tempo trascorso davanti agli schermi.
Il contenuto fornito è solo a scopo informativo e non deve essere considerato un sostituto della diagnosi o del trattamento medico da parte di un professionista. Si sconsiglia l’autodiagnosi o il trattamento.
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Fonti e bibliografia
- Introduction to myopia – Mayo Clinic, September 2022
- Types of myopia – WebMD, July 2022
- Symptoms of Myopia – National Eye Institute, June 2023
- Does Myopia Get Worse With Age? – Cleveland Clinic, July 2020
- Causes – WebMD, July 2022
- Diagnosis in Adults and Children – Mayo Clinic, September 2022
- Refracted errors and differences – National Eye Institute, June 2022
- Childhood Myopia: Epidemiology, Risk Factors, and Prevention – Missouri Medicine, March-April 2015
- Treatment – Cleveland Clinic, July 2020
- Pharmaceutical intervention for myopia control – Expert Review of Ophthalmology, December 2010
- Surgical Treatment of Myopia – Mayo Clinic, September 2022
- IMI Prevention of Myopia and Its Progression – Investigative Ophthalmology & Visual Science, April 2021