Prostatite: cause, sintomi e cure

13/12/2022

11 min

Patologie

Contenuto revisionato dal comitato medico-scientifico di Doctolib.

Prostatite: cause, sintomi e cure
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01. Cos’è la prostatite?

La prostatite è un’infiammazione della prostata, ghiandola situata appena sotto la vescica, che fa parte dell’apparato genitale maschile, e del primo tratto di uretra sempre coinvolto nell’infiammazione: per questo motivo, il termine corretto per indicare l’infiammazione è uretroprostatite.

La funzione principale della prostata è quella di produrre e immagazzinare il liquido seminale, che viene rilasciato durante l’eiaculazione: con l’avanzare dell’età, tende a ingrossarsi e infiammarsi, aumentando l’incidenza dell’infiammazione.

Tuttavia, si stima che tra il 30% e il 50% degli uomini sessualmente attivi contragga la prostatite almeno una volta nel corso della vita, a prescindere dall’età: insieme al cancro prostatico, infatti, è uno dei disturbi urologici più comuni nella popolazione di sesso maschile. 

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Differenze tra prostatite e tumore della prostata

La prostatite non va confusa né con l’ipertrofia prostatica benigna né con il tumore della prostata. Se l’iperplasia prostatica benigna (BPH o IPB) quasi mai costituisce una minaccia per i tessuti circostanti e spesso richiede trattamento minimo o nullo, il tumore alla prostata in alcuni casi può diventare maligno, diffondendosi dagli organi vicini (vescica, retto) ad altre parti del corpo (linfonodi, ossa) e diventando un pericolo (tumore alla prostata metastatico). Tuttavia, individuando precocemente il tumore attraverso i suoi sintomi, la percentuale di sopravvivenza dei pazienti ha raggiunto oltre il 90% a 5 anni dalla diagnosi [2]. Ancora più consigliabile è individuare i fattori di rischio che rendono alcuni individui più predisposti e attivare da subito azioni di prevenzione e diagnosi.

02. Quali sono i sintomi della prostatite?

I sintomi più comuni della prostatite sono rappresentati da irritazione urinaria, dolori al basso ventre e disfunzioni erettili.

Tuttavia, a seconda della tipologia di infiammazione, si possono avere ulteriori disturbi:

  • la prostatite acuta di origine batterica si accompagna ai segni tipici delle infezioni dell’apparato genitale e urinario tra cui dolore nella zona genitale, irregolarità e dolore nell’emissione di urina (disuria), minzione frequente soprattutto di notte (nicturia), bruciore mentre si urina, presenza di sangue nelle urine (ematuria), presenza di batteri nelle urine, dolori muscolari e articolari, sintomi influenzali e febbre;
  • i sintomi della prostatite cronica di origine batterica sono simili a quelli della prostatite acuta, ma compaiono gradualmente e sono meno intensi. Si caratterizzano inoltre per essere intermittenti, alternando periodi in cui l’infiammazione è silente a momenti in cui risultano evidenti;
  • la prostatite cronica di origine non batterica presenta i medesimi sintomi della forma di origine batterica (fatta eccezione della febbre) che tuttavia possono attenuarsi nel tempo sino a scomparire per poi ripresentarsi senza preavviso. La caratteristica specifica di questa forma di prostatite è l’assenza di batteri nelle urine, nello sperma e nel tampone uretrale;
  • la prostatite asintomatica non causa disturbi o fastidi, nonostante siano presenti segni di infiammazione (globuli bianchi nello sperma).

03. Quali sono le cause della prostatite?

Pur essendo un’infiammazione molto diffusa, che qualunque persona di sesso maschile può contrarre, è utile distinguere le varie cause della prostatite e imparare a riconoscerne i sintomi, per non rischiare di confonderla con patologie più gravi dell’apparato urologico e al fine di adottare semplici comportamenti quotidiani che possono aiutare a prevenirla.

La prostatite, infatti, può essere di varie tipologie a seconda delle sue cause:

  • acuta, causata da un’infezione batterica;
  • cronica, causata da un’infezione batterica;
  • cronica di origine non batterica;
  • asintomatica.

I batteri che causano prostatite acuta

All’origine della maggior parte delle prostatiti acute di origine batterica ci sono i batteri fecali, ossia quelli provenienti dall’intestino: in particolare, l’Escherichia Coli è responsabile del 50-90% dei casi [3], insieme ai batteri del genere Proteus, Klebsiella, Serratia e Pseudomonas.

Un’altra causa della prostatite acuta sono i batteri Enterococco e Stafilococco, ma anche i microrganismi trasmessi sessualmente come, per esempio, la gonorrea (Neisseria gonorrhoeae), la clamidia (Clamidia trachomatis) e l’Ureaplasma urealyticum. Come altre infiammazioni e irritazioni dell’apparato genitale maschile (per esempio la balanite), i pazienti soggetti a indebolimento del sistema di difesa dell’organismo (immunodepressi o immunodeficienti) sono più predisposti alla prostatite, causata da batteri quali la salmonella e il micobatterio.

Cause della prostatite cronica batterica

Diversamente dalla prostatite acuta, la forma cronica dell’infiammazione di origine batterica è quasi sempre la conseguenza di una recidiva, ovvero di un’infezione della prostata precedentemente contratta e che, nonostante la terapia, si ripresenta. I batteri che causano questa tipologia di prostatite si localizzano in aree particolari della prostata difficilmente raggiungibili dagli antibiotici e sono frequenti, per esempio, in presenza di infezioni delle vie urinarie.

Prostatite cronica non batterica

La prostatite cronica di origine non batterica è la forma più diffusa di prostatite tra gli uomini di età superiore ai 25 anni. Non essendo presenti segni di infezione, le cause di questo tipo di prostatite non sono ancora del tutto note; gli studi più recenti [4], tuttavia, hanno avanzato varie ipotesi, tra le quali:

  • stenosi dell’uretra, ossia il restringimento dell’uretra, canale che favorisce il passaggio dell’urina dalla vescica;
  • lesioni a nervi del tratto urinario inferiore, causate da un intervento chirurgico o da un evento traumatico (per esempio sforzi dovuti a sport come il ciclismo o l’equitazione);
  • eccesso di stress, attività lavorative o sport pesanti;
  • sindrome pelvica dolorosa, che solitamente origina a partire dall’apparato urinario e può essere collegata direttamente alla pratica della minzione e caratterizzata da dolore persistente alla zona pelvica.

Cause della prostatite asintomatica

Le cause della prostatite asintomatica non sono state ancora comprese, sebbene questa interessi circa un terzo dei maschi sopra i 25 anni. È caratterizzata dalla presenza di globuli bianchi nel liquido spermatico, segno distintivo di un processo infiammatorio in corso. Non presenta sintomi, sebbene alcuni studi abbiano riscontrato un legame tra questa e l’innalzamento dell’antigene prostatico specifico (PSA) [5].

04. Come si diagnostica la prostatite?

A seconda dei sintomi riferiti dal paziente, il medico determina il sospetto di una prostatite e prescrive una visita urologica [7] con uno specialista, a cui seguono solitamente gli esami di laboratorio necessari ad accertarne le cause: analisi delle urine, analisi del liquido prostatico e analisi del liquido seminale, allo scopo di identificare l’eventuale presenza di batteri. 

Nei casi di prostatite di origine non batterica, questi accertamenti possono essere integrati con un esame urodinamico (uroflussimetria) [6], atto a studiare e valutare il corretto funzionamento della vescica e dell’uretra durante i loro compiti di immagazzinamento (vescica) e rilascio (uretra) dell’urina.

Un altro esame possibile è l’ecografia prostatica transrettale, che permette di verificare le dimensioni e la morfologia della prostata. 

Le prostatiti di origine non batterica (sindrome dolorosa pelvica cronica e prostatite asintomatica) si rivelano, infine, dalla presenza elevata di globuli bianchi nello sperma e nelle urine.

05. Quali sono le terapie e le cure della prostatite?

L’eliminazione dell’infiammazione dovuta alla prostatite, spesso, richiede tempi lunghi. Per questo, in parallelo alle cure farmacologiche, i disturbi da prostatite possono essere alleviati mettendo in atto alcuni semplici comportamenti quotidiani:

  • evitare di stare seduti a lungo;
  • sospendere sport che possono irritare la prostata, come il ciclismo o l’equitazione;
  • fare bagni o frequenti impacchi di acqua calda;
  • ridurre alimenti e bevande che possono irritare la vescica, soprattutto alcol, caffeina, spezie e cibi acidi;
  • bere molta acqua, per favorire la minzione e l’eliminazione dei batteri.

Fatta eccezione per la prostatite asintomatica, che generalmente non richiede alcun trattamento, la terapia per le altre tipologie di infiammazione dipende dalle cause. 

Terapia per la prostatite acuta di origine batterica

La guarigione dalla prostatite acuta batterica dipende dalla rapidità della sua diagnosi: trascurarla, al contrario, può aggravare l’infiammazione o cronicizzarla. La prostatite acuta di origine batterica si cura con terapia antibiotica, scelta dal medico sulla base della gravità dell’infiammazione, dello stato di salute del paziente e della sua risposta al trattamento. La difficoltà nel trattamento della prostata con antibiotici [8], dovuta alla presenza di vasi capillari poco permeabili ai farmaci, richiede solitamente una terapia farmacologica prolungata (talvolta settimane) mediante antibiotici e antibatterici in grado di penetrare nel tessuto prostatico. Per alleviare bruciore e dolore possono essere prescritti dal medico anche antinfiammatori (ibuprofene) e anti antidolorifici (paracetamolo), insieme a farmaci alfa-bloccanti e integratori per rilassare la muscolatura liscia di vescica e prostata.

Terapia per la prostatite cronica di origine batterica

Il trattamento delle prostatiti croniche di origine batterica si basa, come per le forme acute, sulla terapia antibiotica: tuttavia, la scarsa sensibilità al trattamento e la tendenza dell’infezione a ripresentarsi (recidivare) rendono la cura laboriosa e lunga da terminare. Si consiglia, quindi, di seguire scrupolosamente le indicazioni del medico specialista attenendosi alla durata della terapia antibiotica prescritta e alle modalità di assunzione dei farmaci somministrati in parallelo (antidolorifici, antinfiammatori).

Terapia per le prostatiti di origine non batterica

La prostatite di origine non batterica, in genere, non prevede una specifica terapia: il medico specialista, tuttavia, può prescrivere farmaci alfa-bloccanti, antidolorifici e antinfiammatori per alleviarne i sintomi. La terapia antibiotica può comunque dare risultati positivi, anche in assenza di infezioni batteriche rilevabili, ma il paziente deve seguire pedissequamente le indicazioni del medico.

In sintesi

La prostatite, infiammazione della ghiandola prostatica, è tra i disturbi urologici più comuni nella popolazione di sesso maschile: distinguerne le cause e imparare a riconoscerne i sintomi permette di non confonderla con patologie più gravi (iperplasia prostatica benigna, tumore alla prostata). 

Esistono varie tipologie di prostatite: acuta o cronica, causata da un’infezione batterica; cronica di origine non batterica; asintomatica. All’origine della maggior parte delle prostatiti di origine batterica ci sono i batteri fecali (Escherichia Coli) o microrganismi trasmessi sessualmente (Neisseria gonorrhoeae, Clamidia trachomatis). La forma cronica dell’infiammazione di origine batterica è quasi sempre la conseguenza di un’infezione che, nonostante la terapia, si ripresenta (recidiva). 

Le cause della prostatite asintomatica e della prostatite cronica di origine non batterica non sono del tutto note: per quest’ultima, però, tra le ipotesi ci sono stenosi dell’uretra, lesioni a nervi del tratto urinario inferiore, stress, attività lavorative o sport pesanti, e sindrome pelvica dolorosa. 

I sintomi più comuni della prostatite sono irritazione urinaria, dolori al basso ventre e disfunzioni erettili. Ulteriori disturbi (disuria, nicturia, emanuria, dolore nella zona genitale, dolori muscolari e articolari, sintomi influenzali e febbre) dipendono dalla tipologia di prostatite. 

La diagnosi avviene mediante analisi delle urine, del liquido prostatico e seminale; per la prostatite di origine non batterica il medico può prescrivere anche un esame urodinamico o l’ecografia prostatica transrettale. La terapia per le prostatiti di origine batterica è antibiotica e, solitamente, richiede una cura farmacologica prolungata. Nel frattempo, per alleviare dolore e bruciore, si consiglia di assumere  antinfiammatori (ibuprofene), antiantidolorifici (paracetamolo), farmaci alfa-bloccanti e integratori per rilassare la muscolatura liscia di vescica e prostata. In parallelo alle cure farmacologiche, i disturbi da prostatite possono essere alleviati tramite semplici comportamenti quotidiani come evitare di stare seduti a lungo, frequenti impacchi di acqua calda, ridurre alimenti irritanti, bere molta acqua.

Il contenuto fornito è solo a scopo informativo e non deve essere considerato un sostituto della diagnosi o del trattamento medico da parte di un professionista. Si sconsiglia l’autodiagnosi o il trattamento.

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