Sclerite: cause, sintomi e trattamenti
25/07/2024
9 min
OculisticaRevisione scientifica dei contenuti a cura della dottoressa Laura Perciballi.

Sommario
01.
Che cos’è la sclerite?
02.
Quali sono i sintomi della sclerite?
03.
Quali sono le cause della sclerite?
04.
Esistono diverse tipologie di sclerite?
05.
Come viene diagnosticata la sclerite?
06.
Quali trattamenti sono disponibili per la sclerite?
07.
Come si può prevenire la sclerite?
08.
Quali sono le complicazioni della sclerite?
09.
Cosa dicono i medici sulla sclerite?
01. Che cos’è la sclerite?
La sclerite è una infiammazione della sclera, il tessuto che riveste esternamente l’occhio per tutta la sua circonferenza e che appare come la parte bianca all’osservazione della parte anteriore dell’occhio. Chi è colpito da questa condizione, di solito, presenta rossore oculare e sperimenta un certo grado di dolore che coinvolge l’intero bulbo oculare, in particolare durante i movimenti dell’occhio. Si tratta di un disturbo da trattare con relativa urgenza, poiché potrebbe provocare danni permanenti (inclusa la perdita della vista) nei casi più gravi.
Chi è colpito da sclerite non può aspettarsi che il disturbo guarisca da solo, per cui è sempre necessario sottoporsi ad adeguate cure mediche.
Nel 30-50% dei casi la sclerite coinvolge entrambi gli occhi [1].
In genere, la sclerite colpisce i pazienti di età compresa tra i 47 e i 60 anni, ed è più comune tra le donne [3].
Nella maggior parte dei casi non si riscontra una causa scatenante ma, spesso, nella maggior parte della popolazione maschile colpita da sclerite, la causa scatenante è rappresentata da un’infezione, mentre tra le donne l’origine del disturbo è da ricercare in una malattia autoimmune. La condizione potrebbe ripresentarsi più volte in futuro.
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02. Quali sono i sintomi della sclerite?
In caso di sclerite, i sintomi più comuni sono i seguenti:
- arrossamento oculare;
- dolore oculare più o meno intenso;
- lacrimazione;
- sensibilità alla luce.
Le sensazioni dolorose potrebbero estendersi anche ai tessuti vicini, come la testa o la mascella. Inoltre spesso il grado di dolore è tale da svegliare il paziente di notte.
03. Quali sono le cause della sclerite?
Le cause scatenanti della sclerite non sono sempre chiare, la maggior parte dei casi è idiopatica. In alcuni casi, il disturbo potrebbe essere causato da altre patologie concomitanti, come le infezioni o le malattie autoimmuni.
Tra le condizioni che potrebbero contribuire al manifestarsi della sclerite ricordiamo:
- artrite reumatoide: questa condizione, caratterizzata da infiammazione e deformazione delle articolazioni, è una di quelle che vengono più spesso associate alla sclerite, in particolare per la sua connessione con il sistema immunitario;
- lupus o condizioni simili: le malattie che colpiscono i tessuti connettivi, come il lupus eritematoso sistemico, possono comportare l’interessamento di molti tessuti corporei, incluse articolazioni, cute o altri organi;
- malattia infiammatoria intestinale: la sclerite potrebbe essere connessa anche ad alcune condizioni che provocano un’infiammazione cronica dell’intestino;
- sindrome di Sjogren: i soggetti colpiti da questa condizione sperimentano una sostanziale carenza di lubrificazione all’interno degli occhi e della bocca, dovuta in gran parte a un malfunzionamento delle ghiandole che producono tali sostanze;
- granulomatosi di Wegener: questo disturbo è causato da un’infiammazione dei tessuti e dei vasi sanguigni, e in alcuni casi può intaccare anche gli organi.
La sclerite potrebbe essere causata anche da diversi generi di infezioni (batteriche, fungine o virali), da traumi o lesioni nell’area oculare (che determinano spesso una sclerite infettiva) o da farmaci finalizzati al trattamento di alcune malattie ossee, come quelli che includono i bifosfonati. Talvolta, la sclerite rappresenta il frutto di complicazioni legate agli interventi di chirurgia oculare.
04. Esistono diverse tipologie di sclerite?
In genere, la sclerite viene suddivisa in due tipologie principali: si tratta della sclerite anteriore e della sclerite posteriore, a seconda della specifica area del bulbo oculare colpita dal disturbo. La variante posteriore risulta meno comune, trattandosi di una condizione che colpisce solo il 10% dei pazienti affetti da sclerite [1]. Un’ulteriore classificazione è quella che differenzia la sclerite anteriore in base alla gravità dei sintomi e all’estensione della superficie oculare interessata dal disturbo:
- sclerite diffusa: è la variante più comune, e coinvolge la sclera nella sua interezza;
- sclerite nodulare: in questo caso, il disturbo si concentra in un unico punto della sclera, dove in genere si forma un nodulo infiammatorio;
- sclerite necrotizzante: si tratta della forma più grave di sclerite. Può causare necrosi e atrofia dei tessuti dell’occhio con danni permanenti. I pazienti colpiti dalla sclerite necrotizzante, in genere, presentano un bulbo oculare caratterizzato dalla presenza di un’area nera, grigiastra o marrone;
- una variante poco comune è la scleromalacia perforans, che può causare un marcato assottigliamento della sclera; questa è spesso associata al genere femminile, età più avanzata rispetto alle altre forme e artrite reumatoide.
La sclerite posteriore può dare vita a diverse complicanze che interessano la coroide, la retina e il nervo ottico, come il distacco della retina.
05. Come viene diagnosticata la sclerite?
La sclerite viene diagnosticata attraverso una visita oculistica, con l’esame del segmento anteriore dell’occhio utilizzando la lampada a fessura; questo esame consente all’oculista di evidenziare la presenza di infiammazione e di capirne intensità ed estensione; l’esame del segmento posteriore dell’occhio inoltre consente di escludere complicanze nel caso in cui si sospetti una sclerite posteriore. Molto utile, in quest’ultimo caso, possono essere l’ecografia oculare e/o la tomografia computerizzata per evidenziare meglio le strutture posteriori dell’occhio e indentificare eventuali complicanze. Nel caso in cui il disturbo fosse causato da un’infezione, il medico potrebbe prelevare un campione di secrezione oculare da sottoporre ad analisi di laboratorio.
06. Quali trattamenti sono disponibili per la sclerite?
Nei casi più lievi di sclerite, il medico potrebbe consigliare l’utilizzo di farmaci antinfiammatori non steroidei (FANS) con applicazione topica (colliri), di corticosteroidi sistemici o topici in collirio. Nelle forme più infiammatorie e più severe, si può ricorrere anche alla somministrazione di corticosteroidi in sede parabulbare, vengono cioè iniettati con l’aiuto di un ago sottile nei tessuti orbitari, vicino il bulbo oculare. Per le forme infettive di sclerite, in genere, possono essere presi in considerazione farmaci specifici: antibiotici, antimicotici o antivirali.
Chi è invece colpito da sclerite necrotizzante potrebbe dover assumere alcuni farmaci immunoterapici, come la ciclofosfamide, che agendo sul sistema immunitario dovrebbero ridurre l’infiammazione. In alcuni casi, quando la sclerite causa grave assottigliamento dei tessuti con rischio di perforazione, si può ricorrere ad altre forme di trattamento che comprendono l’utilizzo di patch sclerali o innesti di altri tessuti umani o biocompatibili. Ovviamente, quando la sclerite si associa ad altre malattie sistemiche, è utile la collaborazione con altri specialisti per la gestione della terapia sistemica e malattia di base.
07. Come si può prevenire la sclerite?
La prevenzione della sclerite non è possibile [1], ma è molto utile una diagnosi tempestiva che consenta di impostare rapidamente un trattamento.
08. Quali sono le complicazioni della sclerite?
Soprattutto nel caso delle forme più gravi, se non trattate adeguatamente, si possono verificare complicanze che possono anche comportare la perdita della vista [1]. Tra le altre possibili complicazioni, legate anche alla gravità della condizione, rientrano anche la cataratta, l’aumento della pressione intraoculare e l’assottigliamento dei tessuti oculari [3]. Oltre a queste ultime si possono menzionare anche l’uveite e le anomalie del fondo oculare, come le pieghe coroideali, il distacco di retina o diverse forme di edema.
09. Cosa dicono i medici sulla sclerite?
Nella cura della sclerite, il trattamento tempestivo assume un’importanza cruciale. Un intervento rapido e accurato può infatti arrestare la progressione dei danni determinati dalla condizione, inclusi quelli più gravi.
In sintesi
La sclerite è una grave infiammazione oculare che colpisce la sclera, la parte bianca dell’occhio. È una condizione piuttosto rara che colpisce in particolare sulle persone di età compresa tra i 47 e i 60 anni, con una netta prevalenza di pazienti di sesso femminile.
La patologia richiede cure urgenti e immediate, poiché un mancato trattamento potrebbe comportare conseguenze molto gravi, come la perdita della vista. La sclerite viene suddivisa in anteriore e posteriore ed in diffusa, nodulare o necrotizzante a seconda delle caratteristiche.
La sintomatologia comprende un evidente arrossamento dell’occhio, dolori all’interno del bulbo oculare e alle strutture adiacenti e un’incrementata sensibilità alla luce. Le cause scatenanti non sono del tutto note ma la patogenesi è infiammatoria. La diagnosi avviene attraverso la visita oculistica e, se necessario, mediante esami più approfonditi, come l’ecografia. Tra le diverse opzioni di trattamento, oltre ai farmaci antinfiammatori non steroidei e ai corticosteroidi, figurano anche gli interventi chirurgici, riservati quasi sempre ai casi più gravi.
Il contenuto fornito è solo a scopo informativo e non deve essere considerato un sostituto della diagnosi o del trattamento medico da parte di un professionista. Si sconsiglia l’autodiagnosi o il trattamento.
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