Tachicardia sinusale: cos’è, cause e cure
31/03/2023
11 min
CardiologiaRevisione scientifica dei contenuti a cura del dottore Lorenzo Benedetti.

Sommario
01.
Cos’è la tachicardia sinusale?
02.
Cos’è la tachicardia sinusale inappropriata?
03.
Quali sono i sintomi della tachicardia sinusale?
04.
Qual è la correlazione tra tachicardia sinusale e ansia?
05.
Quali sono le cause della tachicardia sinusale?
06.
Come viene diagnosticata la tachicardia sinusale?
07.
Qual è il trattamento medico in caso di tachicardia sinusale?
08.
Quali sono le complicazioni della tachicardia sinusale?
01. Cos’è la tachicardia sinusale?
La tachicardia sinusale è un’alterazione della frequenza cardiaca. Con questa aritmia, il cuore batte più velocemente del normale, a un ritmo intermittente e di breve durata.
Per comprendere meglio, se in condizione di riposo il ritmo cardiaco ha una frequenza compresa tra i 60 e i 100 battiti al minuto, in presenza di tachicardia sinusale la frequenza è superiore ai 100 BPM [1,2].
Il ritmo sinusale più veloce si verifica per un malfunzionamento del nodo del seno-atriale (o pacemaker naturale cardiaco), che se funziona in modo corretto regola il ritmo e la velocità di contrazione del cuore [3]. Questa forma di aritmia è una risposta comune del corpo a situazioni di stress fisico o psichico e per questo chiunque può soffrirne. Tuttavia, può diventare una condizione preoccupante, e connessa a una patologia grave, se i sintomi appaiono continuamente quando si è a riposo [1].
02. Cos’è la tachicardia sinusale inappropriata?
La tachicardia sinusale inappropriata (TSI) è stata definita come tachicardia sinusale persistente o parossistica e si manifesta anch’essa con una frequenza cardiaca superiore ai 100 battiti al minuto. Viene associata a uno stato di preoccupazione e angoscia, soprattutto di soggetti giovani, che si manifesta con le palpitazioni, ma possono presentarsi anche molti altri sintomi, tra cui:
- attacchi di panico;
- ansia;
- vertigini;
- affaticamento;
- cefalea [4].
In caso di sintomi debilitanti, la tachicardia sinusale inappropriata incide sulla qualità della vita della persona.
Studi scientifici hanno evidenziato che tramite il monitoraggio holter da 24 ore (elettrocardiogramma dinamico da indossare per il controllo della frequenza cardiaca), la prevalenza (ovvero il numero di individui che in una determinata popolazione è affetto da una determinata malattia in un certo momento) della tachicardia sinusale inappropriata è dell’1,2%, dato che include pazienti sintomatici e asintomatici [5].
03. Quali sono i sintomi della tachicardia sinusale?
Non tutte le persone avvertono sintomi chiari ma solitamente il più comune sono le palpitazioni, comunque la tachicardia sinusale può manifestarsi con altre problematiche. Altri sintomi frequentemente connessi a questa patologia sono, a titolo esemplificativo e non esaustivo:
- respiro corto;
- scarsa tolleranza all’esercizio fisico;
- dolore toracico;
- stordimento;
- vertigini;
- sincope e pre-sincope [1,4].
Informare il medico del proprio stato di salute può aiutare lo specialista a fare una diagnosi o valutare la necessità di proseguire con esami di accertamento diagnostico.
04. Qual è la correlazione tra tachicardia sinusale e ansia?
Una delle più comuni manifestazioni di uno stato d’ansia è l’aumento della frequenza del battito cardiaco, che porta ad avere il polso accelerato. Nel momento in cui si verificano delle palpitazioni, è possibile che la persona che le sta sperimentando stia provando ansia proprio per la manifestazione stessa; ma può accadere anche il contrario, ovvero che una situazione di stress o di disagio emotivo causi uno stato ansioso che fa aumentare il battito cardiaco. Nella maggior parte dei casi, le manifestazioni di ansia associate alle palpitazioni cardiache terminano in breve tempo.
Rivolgersi al proprio medico resta in ogni caso fondamentale: lo specialista potrà infatti valutare la situazione ed eventualmente prescrivere esami specifici, come l’elettrocardiogramma, per diagnosticare e monitorare eventuali patologie cardiache tra cui la tachicardia sinusale [6].
05. Quali sono le cause della tachicardia sinusale?
Se fisiologica, la tachicardia sinusale è comunemente associata a tipici fattori scatenanti come:
- paura;
- nervosismo;
- febbre;
- esercizio fisico intenso;
- alcuni farmaci;
- disidratazione.
Se la tachicardia si presenta a riposo, il sospetto della problematica ricade su una causa patologica.
Le cause cardiache descritte nella letteratura scientifica includono:
- danni cardiaci dovuti per esempio a infarto o insufficienza cardiaca;
- anemia;
- infezioni;
- grave emorragia;
- ipertiroidismo (tiroide iperattiva);
- ipotensione (pressione arteriosa bassa);
- malattie polmonari [7,8].
06. Come viene diagnosticata la tachicardia sinusale?
Prima di procedere con test diagnostici non invasivi o mininvasivi, il medico effettua una prima diagnosi in base all’anamnesi del paziente, in cui raccoglie segnalazioni e sintomi sull’andamento del disturbo riscontrato. Successivamente prescrive un controllo generale attraverso degli esami del sangue. Con l’analisi dell’emocromo, infatti, è possibile identificare la presenza di un’anemia o altre problematiche, come un’infezione [1].
Il medico può richiedere inoltre un esame tossicologico per determinare la presenza di sostanze illecite, tossiche o eccitanti che potrebbero provocare la tachicardia sinusale (come la cocaina o l’abuso di caffeina) [9,10].
Fra gli esami diagnostici che rilevano una tachicardia sinusale citiamo [1]:
- elettrocardiogramma (ECG), un test strumentale non invasivo in grado di tracciare, monitorare e documentare l’attività elettrica del cuore. L’ECG può essere eseguito a riposo o durante l’esercizio fisico con un test da sforzo e tramite il controllo dei battiti può confermare la presenza di una frequenza cardiaca irregolare;
- ecocardiogramma (ECHO), un esame utile per valutare l’azione di pompaggio del cuore ed escludere una problematica più grave, come l’insufficienza cardiaca;
- monitor holter, elettrocardiogramma dinamico che viene indossato dal paziente per una durata più lunga del tradizionale ECG, di solito di 24 ore, e che consente di registrare e confermare la presenza di aritmie e palpitazioni. L’holter dinamico è utile se la tachicardia si presenta con variabilità.
In base alla storia clinica del paziente, il cardiologo può valutare di far eseguire esami più specifici, importanti per escludere una patologia cardiaca più grave.
Molti sono gli esami a disposizione del medico per studiare casi complessi, a titolo esemplificativo possiamo citare [1]:
- TAC del torace, un esame che mostra l’anatomia e che i può individuare problematiche specifiche come per esempio un embolo polmonare;
- radiografia del torace, un esame diagnostico che mostra l’ombra cardiaca;
- pulsossimetria, un dispositivo medico che verifica la quantità di ossigeno nel sangue e identifica una eventuale ipossia (disturbo di ventilazione e ossigenazione del sangue);
- scintigrafia polmonare, esame che consente di controllare la circolazione nei polmoni e determinare problemi specifici come la presenza di un embolo polmonare, che tra i sintomi presenta anche la tachicardia.
07. Qual è il trattamento medico in caso di tachicardia sinusale?
Una volta riconosciute e comprese le cause della tachicardia sinusale, il cardiologo valuta un trattamento idoneo al problema specifico del paziente. In caso di tachicardia sinusale per motivi fisiologici, come il troppo stress o l’esercizio fisico intenso, potrebbe non essere necessaria alcuna terapia. Il medico consiglierà di cambiare lo stile di vita con abitudini differenti e sospendere l’attività fisica per un determinato periodo. Indicherà un tempo di sospensione e programmerà delle visite cardiologiche periodiche per monitorare la situazione.
La richiesta del medico di cambiare lo stile di vita per una sospetta tachicardia da stress può riguardare i seguenti comportamenti quotidiani [11]:
- ridurre l’assunzione di caffeina;
- smettere di fumare ed evitare altre fonti di nicotina;
- assumere acqua a sufficienza, a seconda dell’età, del sesso e condizioni particolari come la gravidanza e allattamento. In linea di massima il giusto fabbisogno idrico si attesta tra i 2 e i 2,7 litri [12];
- consumare meno di 2.300 milligrammi di sodio al giorno.
Se la tachicardia sinusale deriva da una patologia, il cardiologo si concentra sulla causa scatenante per valutare una cura farmacologica o l’ablazione con catetere.
Trattamento farmacologico
Il trattamento con farmaci è incentrato soprattutto sul controllo della causa scatenante, quindi la terapia farmacologica potrebbe non agire direttamente sull’apparato cardiovascolare in quanto potrebbe orientarsi verso l’uso di ansiolitici e antidepressivi o per curare una infezione. In alternativa, la terapia può interessare l’intero apparato cardiovascolare. In questo caso possono essere utilizzati i beta-bloccanti e i calcio antagonisti che hanno un’azione ipotensiva e riducono la frequenza cardiaca [1,4].
Ablazione con catetere
Quando la terapia farmacologica non ha effetto, in casi selezionati potrebbe essere presa in considerazione l’ablazione tramite radiofrequenza con catetere che consiste nella distruzione delle cellule del nodo seno atriale, il che comporta una modifica permanente dello stesso. Tuttavia, la definizione di una procedura ottimale rimane ancora poco chiara. Alcuni autori sconsigliano questa pratica sia perché a volte ci può essere un peggioramento dei sintomi, sia perché occasionalmente è stato necessario il posizionamento di un pacemaker [4,5].
08. Quali sono le complicazioni della tachicardia sinusale?
La tachicardia sinusale è una problematica di natura benigna, può colpire chiunque e in qualunque età, anche se si manifesta più frequentemente nei giovani. Si è osservato che di solito le donne con un’età compresa tra i 15 e i 45 anni sono quelle più colpite [1,4].
Questa aritmia può risolversi nel tempo senza un trattamento medico. Allo stesso tempo se persistente, e dovuta a una causa patologica non riconosciuta, potrebbe portare a una riduzione della gittata cardiaca e determinare patologie gravi come:
- ischemia miocardica;
- cardiomiopatia;
- arresto cardiaco [1].
Contattare tempestivamente un medico diventa necessario se la tachicardia sinusale ha una durata stabile e con sintomi preoccupanti.
Potrebbe interessarti anche:
In sintesi
La tachicardia sinusale è una tipologia di aritmia del cuore che causa un battito cardiaco più veloce, intermittente e superiore ai 100 battiti al minuto. È un disturbo abbastanza comune che può dipendere da cause fisiologiche per situazioni di stress emotivo o eccessiva attività fisica o manifestarsi per cause patologiche come danni cardiaci, anemia o infezioni, malattie polmonari o ipertiroidismo.
Per curare la tachicardia sinusale non è sempre necessario intervenire con un trattamento medico e il cardiologo può consigliare al paziente di cambiare il suo stile di vita con comportamenti quotidiani più attenti, riducendo per esempio l’assunzione di caffeina ed evitando l’uso di nicotina.
Una prima diagnosi della tachicardia sinusale avviene tramite un controllo della storia clinica del paziente: il medico può prescrivere gli esami del sangue ed esegue l’elettrocardiogramma, l’ecocardiogramma e il monitor holter da 24 ore, strumentazioni non invasive in grado di riconoscere e monitorare la tipologia di aritmia. Può prescrivere anche l’esame tossicologico, poiché evidenzia la presenza di sostanze illecite e tossiche nel sangue, come la cocaina e l’abuso di caffeina.
Riconoscere la causa della tachicardia sinusale è fondamentale per trattare questa tipologia di aritmia in modo adeguato con cure farmacologiche che restituiscono il giusto equilibrio al ritmo cardiaco. Solitamente la cura per agire direttamente sull’apparato cardiovascolare prevede l’assunzione di beta-bloccanti e calcio-antagonisti, due tipologie di farmaci che vengono utilizzati per il trattamento della tachicardia e della ipertensione.
Tuttavia, il cardiologo può valutare anche l’ablazione con catetere, procedura invasiva che modificando il nodo seno atriale corregge la frequenza cardiaca, anche se degli studi mostrano alcune riserve. A prescindere dai sintomi riconosciuti, parlare con il proprio medico e far presente ogni segnale riscontrato a riposo e nel quotidiano è importante per conoscere lo stato di salute del proprio cuore e valutare se intervenire con esami diagnostici più approfonditi.
Il contenuto fornito è solo a scopo informativo e non deve essere considerato un sostituto della diagnosi o del trattamento medico da parte di un professionista. Si sconsiglia l’autodiagnosi o il trattamento.
Doctolib è presente su:
Fonti e bibliografia
- Sinus Tachycardia – StatPearls Publishing (2022)
- All About Heart Rate (Pulse) – American Heart Association (2015)
- Panoramica sulle alterazioni del ritmo cardiaco – Manuale MSD Versione per i professionisti
- Inappropriate Sinus Tachycardia: Etiology, Pathophysiology, and Management: JACC Review Topic of the Week – Journal of the American College of Cardiology (2022)
- Heart Rhythm Society Expert Consensus Statement on the Diagnosis and Treatment of Postural Tachycardia Syndrome, Inappropriate Sinus Tachycardia, and Vasovagal Syncope – Journal List (2017)
- Heart Palpitations and Anxiety – Cleveland Clinic (2021)
- Sinus Tachycardia – Cleveland Clinic (2022)
- Tachycardia: fast heart rate – American Heart Association (2022)
- Cocaine Toxicity – StatPearls Publishing (2022)
- Caffeinated energy drink consumption among adolescents and potential health consequences associated with their use: a significant public health hazard – Acta Biomed (2017)
- Sinus tachycardia: Everything you need to know – Medical News Today (2021)
- Acqua – Società Italiana di Nutrizione Umana-SINU (2014)