Macchie bianche sulla pelle: perché si formano? Come si curano?
15/12/2022
14 min
DermatologiaRevisione scientifica dei contenuti a cura della dottoressa Sara Barbieri.

01. Cosa sono le macchie bianche sulla pelle?
Le macchie bianche sulla pelle sono zone chiare sulla cute, causate dal fenomeno di ipopigmentazione, condizione che si verifica quando i melanociti (le cellule il cui compito è quello di produrre i pigmenti che danno colore a capelli, occhi e pelle) non riescono a produrre le giuste quantità di melanina (il pigmento che rende la colorazione della pelle più o meno scura).
Le macchie bianche che si possono riscontrare sulla pelle nella maggior parte dei casi non sono motivi di preoccupazione e si presentano in maniera per lo più asintomatica [1]. Tuttavia, è importante effettuare una visita specialistica affinché il medico effettui l’opportuna diagnosi e, se necessario, prescriva il trattamento più adeguato.
Tra le principali cause di questo disturbo vi sono:
- traumi alla pelle causati da abrasioni o da un’eccessiva esposizione al sole senza protezione;
- patologie autoimmuni (come nel caso della vitiligine);
- infezioni da parte di funghi.
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02. Quali sono le tipologie di macchie bianche sulla pelle?
A seconda dei motivi che le hanno generate, queste patologie possono essere catalogate come eczema (dermatite atopica) [2], vitiligine [2], ipomelanosi guttata idiopatica (IGH) [2], pitiriasi alba [2], tinea versicolor [1], lichen sclerosus [2].
Eczema
Conosciuto anche come dermatite atopica, si caratterizza per eruzioni cutanee rosse e pruriginose accompagnate da protuberanze. Queste eruzioni possono comprendere anche macchie bianche che, con il progredire del tempo, tendono a diventare più spesse, secche e squamose [2].
Le zone più comunemente interessate da eczema sono [2]:
- cuoio capelluto;
- viso;
- palpebre;
- mani;
- polsi;
- gomiti;
- dorso delle ginocchia;
- piedi.
Sebbene la dermatite atopica sia più frequente nei bambini, può interessare persone di qualsiasi fascia di età. Risulta, inoltre, più comune nei soggetti allergici o che soffrono di asma [2]. Dunque, gli studiosi sospettano che si tratti di una risposta immunitaria iperattiva a qualche sostanza che risulta irritante per l’organismo [5].
Vitiligine
La vitiligine si manifesta quando alcune cellule della pelle, chiamate melanociti, smettono di produrre melanina o vengono distrutte [2]. Di conseguenza, il soggetto che ne è affetto mostrerà piccole macchie bianche nelle zone dove le cellule che producono il pigmento cutaneo non risultano più attive.
Si ipotizza che all’origine della vitiligine vi sia un’azione del sistema immunitario che attacca erroneamente cellule sane (in questo caso melanociti) dello stesso organismo, oppure una qualche mutazione genetica; anche sulle cause di questa malattia non esiste ancora una teoria condivisa tra gli studiosi. Si pensa, tuttavia, che vi sia una familiarità nella predisposizione alla patologia [1].
Le macchie bianche provocate dalla vitiligine compaiono inizialmente sulle zone della pelle maggiormente esposte ai raggi solari [1] come mani, viso, labbra, e cuoio capelluto e poi si espandono sul collo, nella piega delle ascelle, fino ad arrivare all’inguine e ai genitali. Tuttavia, può interessare anche le aree del corpo dotate di membrane mucose, quali l’interno della bocca e del naso [2]. Nella maggior parte dei casi si manifestano in maniera simmetrica (vitiligine non segmentale [4]), ma possono presentarsi anche su un solo lato del corpo.
La maggior parte dei soggetti che contrae questa malattia mostra i primi episodi di decolorazione della pelle intorno ai 20 anni di età [1]. Talvolta la vitiligine può scatenarsi o peggiorare in seguito a una grave scottatura, un trauma cutaneo o un periodo di forte stress emotivo [4].
Sebbene la vitiligine abbia decorso benigno e non sia contagiosa, la componente estetica può essere causa di forte disagio emotivo e psicologico nelle persone che ne soffrono [5].
Ipomelanosi guttata idiopatica (IGH)
È un disturbo che colpisce principalmente soggetti con la pelle chiara che nel tempo si sono esposti al sole in maniera continuata o eccessiva [1]. Nelle donne si manifesta soprattutto dopo i 40 anni, mentre gli uomini tendono a esserne affetti in età più tardiva [2].
Si presenta sotto forma di macchie benigne bianche e piatte di piccole dimensioni (dal diametro che varia tra uno e cinque millimetri [4]), che si concentrano nelle porzioni di pelle più soggette ai raggi solari, quali volto, braccia e gambe. Sono macchie indolori e non cancerose [2].
La causa esatta dell’ipomelanosi guttata idiopatica risulta ancora sconosciuta. Tuttavia, gli scienziati ipotizzano che dipenda da una diminuzione della produzione di melanina in seguito all’esposizione ai raggi ultravioletti (UV) che può danneggiare le cellule della pelle volte alla produzione di melatonina. Inoltre, poiché l’ipomelanosi guttata idiopatica tende a ripresentarsi spesso nello stesso ceppo familiare, evidentemente anche la genetica può influire [6].
Pitiriasi alba
La pitiriasi alba è una malattia cronica della pelle piuttosto diffusa e non cancerosa. Fa la sua comparsa sotto forma di chiazze rosse, squamose e pruriginose che, una volta guarite, possono lasciare delle macchie bianche lievemente percepibili per un po’ di tempo [1].
Frequente nei bambini e adolescenti di età compresa tra i 3 e i 16 anni, di solito interessa l’area del viso, ma può colpire anche il collo, le spalle e le braccia [1]. Risulta più comune nei soggetti con la pelle scura [2].
Secondo gli esperti, la pitiriasi alba potrebbe essere una forma lieve di dermatite atopica o di eczema, ma non esiste ancora un’opinione definitiva condivisa a riguardo [1].
La pitiriasi alba pigmentata è una forma rara della pitiriasi alba, caratterizzata dall’insorgenza di chiazze squamose di colore bianco-bluastro delimitate da una zona di pelle molto chiara. È anch’essa frequente soprattutto nei bambini e tende a colpire la zona del viso [1].
Tinea versicolor, o pitiriasi versicolor
La tinea versiclor si manifesta quando i funghi della famiglia dei Malassezia, normalmente presenti sulla superficie della pelle, iniziano a svilupparsi in maniera anomala [1]. Non è ancora chiaro cosa determini questa crescita eccessiva, ma si ipotizza che possa essere favorita da alcuni fattori come per esempio [2]:
- sudorazione abbondante;
- pelle grassa;
- clima o condizioni umide e calde;
- sistema immunitario indebolito.
I sintomi principali sono: chiazze secche, squamose e pruriginose, di colore più chiaro rispetto alla pelle circostante, localizzate a gruppi.
Queste avvisaglie sono più evidenti nei soggetti con la pelle scura, e potrebbero essere visibili su una persona dalla pelle chiara solo dopo aver preso il sole. Inoltre tendono a manifestarsi in ambienti caldi e umidi [1].
Sebbene la tinea versicolor possa colpire soggetti di qualsiasi fascia di età, risulta più frequente negli adolescenti, a causa della pelle tendenzialmente più grassa e dei cambiamenti ormonali in atto [2].
Lichen sclerosus
È una malattia rara non contagiosa che interessa soprattutto soggetti di giovane età o anziani. Nelle donne determina l’insorgere di chiazze bianche sulla pelle, solitamente nella zona circostante l’ano e la vulva. Negli uomini, invece, interessa in genere il prepuzio del pene [2].
Il lichen sclerosus può presentarsi in maniera sintomatica più o meno lieve.
I sintomi principali sono [2]:
- prurito intenso;
- dolore durante i rapporti sessuali (dispareunia);
- difficoltà di minzione (ovvero nel fare la pipì);
- fragilità della pelle;
- sanguinamenti;
- vesciche.
La causa del lichen sclerosus non è ancora nota, ma si ipotizza che possa essere connessa a squilibri ormonali, a reazioni di carattere autoimmunitario (dati da una disfunzione del sistema immunitario che tende ad attaccare i propri tessuti) o a lesioni della pelle [2].
Macchie solari
Le macchie solari sono chiazze bianche, di dimensione compresa tra uno e tre millimetri, generalmente asintomatiche. La loro formazione è dovuta a una carenza di pigmentazione in seguito alla sovraesposizione ai raggi del sole.
Solitamente appaiono prima sulle gambe e poi sulle braccia, per proseguire sulla parte superiore della schiena, sul tronco e sul viso [1].
Le cause delle macchie solari non sono ancora state accertate dai ricercatori in maniera univoca. Tuttavia, la maggior parte di essi ritiene che vi sia una predisposizione genetica ed è più probabile che compaiano dopo i 40 anni [1].
Sebbene nel lungo periodo un’eccessiva esposizione solare possa favorire l’insorgenza di un tumore della pelle, non esiste alcuna connessione certa tra le macchie solari e il manifestarsi di un cancro. Inoltre, le macchie solari risultano innocue e la scelta di trattarle è motivata esclusivamente da una ragione estetica [1].
03. Qual è il trattamento per le macchie bianche sulla pelle?
In caso di macchie bianche sul corpo, è importante rivolgersi al medico o a uno specialista che possa effettuare una corretta diagnosi per individuarne la causa scatenante [6]. Risulta tanto più necessario richiedere una visita dermatologica specifica qualora si soffra di una malattia autoimmune, allergia o asma, o se tali macchie presentano le seguenti caratteristiche [6]:
- provocano fastidio;
- sono pruriginose e la pelle sovrastante si presenta secca;
- sono circondate da pelle rossa o infiammata;
- sembrano chiazze desquamate e trasudano liquido.
Anche se nella maggior parte dei casi le macchie bianche non rappresentano un disturbo preoccupante, possono indicare che è necessario prendersi cura della salute della propria pelle attraverso alcune accortezze come l’utilizzo di creme solari e la scelta di una dieta bilanciata ricca di frutta e verdura [4].
Eczema
Il trattamento dell’eczema risulta focalizzato soprattutto sulla gestione dei sintomi, da ridurre mantenendo la pelle il più possibile sana e lubrificata [2].
In particolare, può essere utile:
- utilizzare detergenti delicati invece di saponi aggressivi per la pulizia del corpo;
- trattare l’eruzione cutanea tramite l’applicazione di creme medicate;
- mantenere la pelle idratata;
- evitare docce o bagni troppo lunghi e caldi;
- indossare guanti quando si usano detersivi per lavare piatti e pavimenti;
- preferire un detersivo naturale per la pulizia della casa;
- utilizzare creme anti prurito o un farmaco orale contro le allergie (antistaminico, ecc.) per ridurre il prurito.
Qualora queste soluzioni non dovessero apparire efficaci, il medico potrebbe prescrivere l’uso di corticosteroidi topici.
Vitiligine
Nel caso della vitiligine, il trattamento è puramente a scopo estetico e finalizzato a ridurre l’eventuale disagio provocato dal manifestarsi dei sintomi, pur considerando che le macchie bianche da essa provocate sono permanenti [7].
Per cercare di attenuare le macchie, qualora queste siano di piccole dimensioni, il medico potrebbe consigliare di coprirle con una crema mimetica. Per ripristinare il pigmento e di conseguenza il colore, si possono usare anche creme steroidee; tuttavia, l’uso prolungato di queste ultime può causare smagliature e assottigliamento della pelle. Infine, se anche le creme steroidee non dovessero funzionare, si potrebbe ricorrere alla fototerapia (cioè un trattamento curativo in cui viene utilizzata la luce) [7].
Sebbene le opzioni sopra elencate possano contribuire a ripristinare il colore della pelle, di solito il loro effetto non risulta permanente. Inoltre, tali trattamenti non impediscono il progredire della malattia [7].
Ipomelanosi guttata idiopatica (IGH)
Attualmente non risulta ancora disponibile un trattamento efficace contro le macchie bianche generate da tale malattia (ricordiamo, tuttavia, che le macule ipopigmentate sono benigne e dunque non necessitano di essere rimosse).
Talvolta può essere prescritto un trattamento tramite crioterapia (ovvero la terapia del freddo), che tuttavia fornisce risultati contrastanti e può anche dare origine ad altre macchie di colore chiaro o scuro. L’impiego di una crema solare ad ampio spettro con SPF 30 o superiore e l’uso di indumenti coprenti possono prevenire un ulteriore intensificarsi delle macchie già presenti e l’insorgenza di nuove [4].
Pitiriasi alba (IGH)
Sebbene i sintomi di tale malattia tendano a risolversi autonomamente, un medico potrebbe prescrivere farmaci da applicare sulla pelle nella zona interessata per ridurre l’infiammazione, il prurito e la secchezza associati a questo disturbo. Le opzioni di trattamento per questa patologia comprendono, infatti, l’utilizzo regolare di creme idratanti e l’eventuale applicazione di creme corticosteroidi topiche a basso dosaggio o di prodotti non a base di cortisone [1].
Tinea versicolor o pitiriasi versicolor
Il trattamento dei disturbi provocati da questo fungo prevede inizialmente l’utilizzo di shampoo, saponi e creme. Una volta scomparsi i sintomi, potrebbero essere necessari ulteriori trattamenti antimicotici se si vive in climi caldi, oppure, in contesti di clima più moderato, da effettuare durante i mesi primaverili ed estivi [1].
Qualora la tinea interessasse una porzione significativa di pelle o questa non rispondesse ai farmaci topici, il medico potrebbe prescrivere un breve ciclo di farmaci antimicotici [1]. In ogni caso, è possibile che debbano passare mesi dopo la scomparsa delle macchie perché la pelle riacquisti il suo colore normale [1].
Lichen sclerosus
La patologia viene trattata essenzialmente al fine di ridurre il prurito ed evitare la comparsa di cicatrici evidenti di carattere permanente. Il medico tenderà a prescrivere creme o pomate a base di corticosteroidi [8].
Macchie solari
Le macchie bianche dovute a un’eccessiva esposizione al sole non causano generalmente alcun sintomo; dunque, molte persone decidono di non trattarle [1].
Tuttavia, qualora queste chiazze siano molto evidenti o coprano una porzione significativa del corpo, è possibile ricorrere ad alcuni trattamenti come per esempio [1]:
- dermoabrasione, che rimuove fisicamente gli strati esterni di pelle danneggiata dal sole;
- creme steroidee topiche, come l’idrocortisone;
- creme retinoidi topiche, come il retinolo e la tretinoina.
Le creme a base di steroidi e retinoidi favoriscono il ricambio cellulare e la rimozione degli strati esterni di pelle.
Inoltre, per evitare il ripetersi o il peggioramento della manifestazione delle macchie, è importante adottare i seguenti accorgimenti [1]:
- indossare ogni giorno un’opportuna protezione solare, da applicare su tutte le zone della pelle esposte al sole;
- evitare di stare troppo a lungo al sole;
- non utilizzare lettini abbronzanti.
In sintesi
Le macchie bianche sulla pelle sono dei disturbi piuttosto diffusi, spesso dovuti all’esposizione solare eccessiva senza un’adeguata protezione. Non provocano fastidi e non sono contagiose, per questo molti pazienti decidono di non sottoporsi a nessun trattamento per rimuoverle, ma scelgono di adottare alcune accortezze per proteggere la pelle e limitarne la formazione.
Tra le macchie bianche della pelle più comuni rientrano patologie quali l’eczema, la vitiligine, l’ipomelanosi guttata idiopatica, la pitiriasi alba, la tinea versicolor e il lichen sclerosus.
Una visita dal medico di famiglia o da un dermatologo consentirà di individuare la causa esatta di tali manifestazioni e, se necessario, l’eventuale trattamento.
Il contenuto fornito è solo a scopo informativo e non deve essere considerato un sostituto della diagnosi o del trattamento medico da parte di un professionista. Si sconsiglia l’autodiagnosi o il trattamento.
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Fonti e bibliografia
- White spots on the skin: Possible causes and treatments (2018, Jennifer Huizen, Medical News Today)
- White Spots On the Skin: Possible Causes and Treatments (2021, Corey Whelan, Helathline)
- White Spots On Skin: 7 Causes & How To Get Rid of Them – Tua Saúde (2018, Tua Saúde)
- What Are the White Spots on My Skin? | Water’s Edge Dermatology (2021, Jessica Brown, Water’s Edge Dermatology)
- White spots on the skin | Dangerous? (2022, Skin Vision)
- What Causes Small White Spots on Skin? (2022, MedicineNet)
- Vitiligo – NHS (2019, National Health Service)
- Lichen sclerosus – Patologie della cute – Manuale MSD, versione per i pazienti (2022, Shinjita Das, Manuale MSD. Versione per i pazienti)