“Ho la pancia dura e gonfia: sono incinta?” Gravidanza e altre cause

06/06/2024

14 min

Gastroenterologia

Revisione scientifica dei contenuti a cura del dottor Luca Manganiello.

“Ho la pancia dura e gonfia: sono incinta?” Gravidanza e altre cause
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01. Pancia dura e gonfia non è necessariamente sinonimo di gravidanza. Ecco perché

La sensazione di una pancia gonfia e dura è un sintomo molto diffuso che può manifestarsi in individui di tutte le età, come risultato di una moltitudine di cause. Sebbene tra queste possa esserci anche la gravidanza, perché questa possibilità possa risultare tra le principali motivazioni dell’irrigidimento addominale, è necessario che siano presenti altre condizioni, tra cui:

  • assenza del ciclo mestruale;
  • indolenzimento e aumento del volume del seno (causato dall’aumento dei livelli di progesterone);
  • particolare sensibilità olfattiva;
  • possibili perdite da impianto (piccole perdite mestruali);
  • stanchezza;
  • minzione frequente.

In assenza di tali elementi – e dopo aver effettuato un test di gravidanza o un’analisi del sangue per valutare i livelli della proteina Beta HCG – è necessario indagare in modo più approfondito per scoprire la reale causa della pancia dura e gonfia.

02. Perché la pancia può diventare dura e gonfia?

Il sintomo di una pancia dura e gonfia può essere un campanello d’allarme che indica una serie di possibili condizioni sottostanti. Questo disturbo, sebbene comune, può essere associato a varie cause, che vanno dalle semplici disfunzioni digestive causate da determinati alimenti all’accumulo di gas nell’intestino, dalla costipazione a problemi gastrointestinali più complessi. 

Solitamente si parla di distensione addominale, caratterizzata da un addome visibilmente gonfio, oltre le dimensioni normali, e spesso accompagnata da una sensazione di pienezza dovuta al gas intrappolato o ai contenuti digestivi, paragonabile all’inflazione di un palloncino (sensazione di aria nella pancia). Le aree anatomiche interessate comprendono l’epigastrio, la regione ombelicale, l’epigastrio e, spesso, gli ipocondri destro e sinistro [1]. In molti casi, la pancia dura e gonfia è una manifestazione temporanea e benigna, ma può anche essere un segnale di avvertimento di problemi di salute più gravi.

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03. Quali condizioni possono causare una pancia dura e gonfia?

Le condizioni mediche associate a una pancia dura e gonfia possono essere organiche o funzionali. Le cause organiche sono spiegabili attraverso evidenze fisiche, come malattie o condizioni specifiche, mentre le cause funzionali sono osservabili ma non spiegabili [2].

Tra le possibili cause organiche vi sono [1]:

  • gravidanza;
  • mestruazioni e sindrome premestruale;
  • significativo e recente aumento di peso, che tende a essere immagazzinato come grasso intra-addominale e può limitare le funzioni digestive;
  • infiammazione intestinale;
  • ostruzione intestinale (intestino tenue o crasso), che causa un accumulo di gas e sostanze di scarto;
  • peritonite;
  • gastroparesi (paralisi parziale dello stomaco che causa un accumulo di contenuto digestivo);
  • celiachia;
  • insufficienza pancreatica esocrina (EPI);
  • proliferazione batterica dell’intestino tenue (SIBO);
  • accumulo di liquido nell’addome causato da malattie del fegato (come l’ascite);
  • emorragia interna (intra-addominale).

Le cause funzionali, d’altra parte, sono tipiche dei problemi digestivi che causano l’accumulo di gas e possono includere [1]:

  • dispepsia funzionale;
  • intolleranze alimentari;
  • stipsi;
  • sindrome dell’intestino irritabile (IBS);
  • ritenzione urinaria;
  • pseudo ostruzione intestinale, che provoca il ristagno del contenuto digestivo;
  • debolezza dei muscoli addominali, che provoca il cedimento del contenuto addominale verso l’esterno e verso il basso (enteroptosi).

Tra le altre cause della pancia dura e gonfia troviamo anche fattori psicosomatici e legati allo stile di vita [3].

Tra questi:

  • aerofagia: si riferisce all’ingerimento di una quantità eccessiva di aria durante il consumo di cibo o bevande. Mentre è normale ingerire piccole quantità di aria durante i pasti, in certe situazioni questo può aumentare e causare disturbi. È comune tra chi mangia in fretta o senza masticare bene, chi mastica frequentemente gomme da masticare, fuma o usa protesi dentali. Questi comportamenti possono portare a inghiottire più aria del solito, causando accumulo di gas nello stomaco;
  • stress e fattori psicologici: stress, ansia, depressione e la tendenza a somatizzare possono contribuire al gonfiore addominale. L’intestino, spesso definito il “secondo cervello” del corpo, contiene molti recettori nervosi ed endocrini simili a quelli del cervello, quindi è influenzato dai cambiamenti nei neurotrasmettitori associati agli stati emotivi;
  • alimentazione e dieta: il consumo eccessivo o occasionale di cibi di difficile digestione, come legumi, cipolle, cavoli, cibi lievitati, latte, formaggi stagionati e bevande gassate, può causare gonfiore addominale;
  • disbiosi intestinale: si tratta di un’alterazione dell’equilibrio della flora batterica intestinale. Nel nostro sistema digestivo vivono circa 400 specie di batteri che proteggono e facilitano la digestione. Fattori come l’uso di antibiotici, cattive abitudini alimentari o uno stile di vita non salutare possono disturbare questo equilibrio, portando a una migrazione anomala dei batteri dall’intestino crasso al tenue e una riduzione della “flora buona”, come i lattobacilli. Questo può causare una digestione incompleta di alcuni alimenti, che fermentano e si decompongono, provocando gonfiore.

Altre cause della pancia dura e gonfia

Ci sono numerose altre cause che possono contribuire al gonfiore addominale, tra cui [2]:

04. Come si distinguono le diverse cause di pancia dura e gonfia?

Distinguere le diverse cause di pancia dura e gonfia richiede un’approfondita valutazione medica, che comprende l’anamnesi del paziente, l’esame fisico e vari test diagnostici. 

L’anamnesi consiste nella raccolta di informazioni sulla storia medica del paziente. Il medico chiederà dettagli sui sintomi, la loro durata, eventuali fattori scatenanti e la presenza di altri sintomi associati. 

Domande comuni includono:

  • quando è iniziato il gonfiore?
  • il gonfiore è costante o varia durante il giorno?
  • ci sono sintomi associati come dolore, nausea, vomito, diarrea o costipazione?
  • ci sono fattori che alleviano o peggiorano i sintomi, come certi alimenti o attività fisiche?
  • il paziente ha una storia di disturbi gastrointestinali, intolleranze alimentari o interventi chirurgici addominali?
  • ci sono segnali di allarme come perdita di peso inspiegabile, sangue nelle feci o febbre?

Durante l’esame fisico, il medico osserverà e palperà l’addome del paziente per identificare la localizzazione e la natura del gonfiore.

La palpazione addominale servirà a rilevare aree di tensione, masse o punti dolorosi, la percussione a valutare la presenza di gas o liquidi nella cavità addominale e l’auscultazione ad ascoltare i suoni intestinali, che possono indicare un’ostruzione o un’infiammazione.

A seconda dei risultati dell’anamnesi e dell’esame fisico, il medico potrebbe diagnosticare [1][2] infezioni o anemia, grazie a test di laboratorio come l’emocromo completo; disfunzioni del fegato o del pancreas mediante un test di funzionalità epatica o test come l’amilasi e la lipasi; infezioni, sangue occulto o segni di malassorbimento grazie a un esame delle feci.

Eventuali cisti, masse o liquidi potranno essere individuate grazie a test di imaging come l’ecografia addominale. Allo stesso modo la diagnosi di ostruzioni, infiammazioni o tumori degli organi addominali dovrà passare dalla tomografia computerizzata o dalla risonanza magnetica. Ulcere, infiammazioni o tumori dell’esofago necessiteranno della gastroscopia per essere diagnosticati; così come la colonscopia servirà a individuare polipi, tumori o segni di infiammazione all’interno del colon. 

Valutazione delle cause specifiche

Dopo aver raccolto tutte le informazioni, il medico cercherà di identificare la causa specifica del gonfiore addominale. 

Tra le più comuni, troviamo [3]:

  • aerofagia: spesso associata a deglutizione eccessiva di aria. Diagnosi basata su anamnesi e abitudini alimentari;
  • intolleranze alimentari: diagnosi mediante test specifici (es. test del respiro per il lattosio) e diari alimentari;
  • sindrome dell’intestino irritabile (IBS): diagnosi basata su criteri clinici;
  • malattie infiammatorie intestinali (IBD): diagnosi confermata mediante colonscopia e biopsie;
  • problemi ginecologici (es. cisti ovariche, fibromi uterini): diagnosi mediante ecografia pelvica;
  • ascite: identificata tramite ecografia addominale e confermata con l’analisi del liquido ascitico;
  • tumori: identificati tramite imaging avanzato e biopsia.

05. Quali sono i sintomi associati alla pancia dura e gonfia?

Nonostante la pancia dura e gonfia sia di per sé sintomo di una condizione fisica (o psicosomatica) più o meno grave, spesso la tensione addominale si manifesta anche con altri segnali, in base alla causa del disturbo.

Tra questi troviamo [1]:

  • dolori o spasmi addominali;
  • sensazione di pesantezza o pienezza gastrica;
  • tensione addominale dopo i pasti;
  • diarrea;
  • gas intestinali (flatulenza);
  • eruttazioni frequenti;
  • stitichezza;
  • dolori nella parte bassa dell’addome o nella schiena;
  • eruzioni cutanee;
  • prurito generalizzato;
  • febbre;
  • nausea/vomito;
  • mancanza di appetito;
  • sangue nelle feci;
  • sanguinamento vaginale;
  • perdita di peso inspiegabile.

06. Quando è il momento di preoccuparsi per una pancia dura e gonfia?

Sebbene una pancia dura e gonfia possa essere causata da condizioni relativamente innocue come il gas e la costipazione, ci sono alcuni segnali di avvertimento che potrebbero indicare la necessità di una valutazione medica immediata. Questi segnali includono dolore addominale intenso e persistente, sanguinamento rettale, difficoltà respiratorie, nausea e vomito gravi, perdita di peso inspiegabile e ingiallimento della pelle. Inoltre, se il sintomo persiste per più di pochi giorni o se è associato ad altri sintomi preoccupanti, è consigliabile consultare un medico.

07. Quali esami possono aiutare a diagnosticare la causa di una pancia dura e gonfia?

Per identificare la causa sottostante della pancia dura e gonfia, il medico potrebbe raccomandare una serie di test diagnostici, tra cui:

  • esami del sangue per valutare la funzionalità degli organi e individuare eventuali segni di infezione o infiammazione;
  • esami delle feci per rilevare la presenza di sangue occulto o segni di infezione;
  • imaging medici, come ecografie, tomografie computerizzate (TC) e risonanze magnetiche nucleari (RMN), per visualizzare eventuali anomalie strutturali negli organi addominali;
  • breath test, per escludere eventuali condizioni come l’helicobacter pylori;
  • test per le intolleranze alimentari;
  • ecografia dell’addome;
  • colonscopia;
  • gastroscopia.

Come anticipato, oltre ai test di laboratorio e di imaging, il medico potrebbe eseguire una valutazione fisica approfondita, durante la quale esaminerà l’addome per individuare eventuali anomalie, palpando le aree interessate alla ricerca di eventuali parti doloranti, ascoltando eventuali suoni anomali (cosiddetti “di rimbalzo”) con l’aiuto di entrambe le mani, auscultando la zona con il fonendoscopio. 

08. Come si può alleviare il sintomo di pancia dura e gonfia?

A seconda della gravità della condizione, il sintomo della pancia dura e gonfia può essere alleviato tramite rimedi casalinghi o terapie farmacologiche [2].

Nel primo caso sarà possibile:

  • assumere integratori di fibre per favorire il transito intestinale e prevenire la costipazione;
  • ridurre il consumo di cibi che possono causare gas, come i fagioli, i cavoli e le bibite gassate;
  • fare regolarmente dell’esercizio fisico per favorire la digestione e ridurre lo stress;
  • masticare il cibo lentamente;
  • mangiare almeno due ore prima di andare a letto;
  • eliminare alimenti contenenti il lattosio (in caso di sospetta intolleranza).

In alcuni casi, il medico potrebbe consigliare l’uso di farmaci per alleviare i sintomi della pancia dura e gonfia, come:

  • lassativi per trattare la costipazione;
  • antispastici per ridurre i crampi addominali;
  • simeticone per ridurre il gas intestinale.

Terapie mediche specifiche

Nel caso in cui la pancia dura e gonfia sia causata da una condizione medica sottostante, potrebbe essere necessario un trattamento specifico per quella condizione. Per esempio, nel caso di un’infiammazione intestinale, potrebbero essere prescritti farmaci antinfiammatori o immunosoppressori.

09. Quali abitudini alimentari possono prevenire il gonfiore addominale?

Per prevenire il gonfiore addominale, è consigliabile adottare una dieta equilibrata e seguire alcune pratiche alimentari salutari, tra cui:

  • mangiare cibi ricchi di fibre, come frutta, verdura e cereali integrali;
  • bere molta acqua per mantenere l’idratazione e favorire la digestione (almeno due litri a temperatura ambiente);
  • limitare il consumo di cibi ad alto contenuto di grassi, zuccheri e sodio;
  • consumare regolarmente cibi sani e di stagione come la carne bianca, il pesce, il latte vegetale, i legumi decorticati, le uova, i finocchi;
  • evitare il consumo di gomme da masticare;
  • non fumare;
  • evitare il consumo di alcool, caffè e bevande gassate;
  • limitare il consumo di farmaci se non strettamente necessari;
  • consumare tisane con proprietà rilassanti e digestive a base di anice stellato, cardamomo, finocchio, aneto, melissa, coriandolo, cumino, zenzero, curcuma, camomilla, the verde o carbone vegetale;
  • limitare i condimenti;
  • consumare la verdura a inizio pasto e la frutta lontano dai pasti;
  • limitare il consumo di alimenti FodMap (oligosaccaridi, fermentabili, disaccaridi, polioli e monosaccaridi);
  • limitare il consumo di crucifere, come cavolo, broccoli, cime di rapa, rucola, rafano, ravanello o cavolfiore.

10. Come si gestisce una pancia dura e gonfia nel lungo termine?

La gestione a lungo termine della pancia dura e gonfia dipende dalla causa sottostante del sintomo. Se la condizione è causata da un disturbo cronico come la sindrome dell’intestino irritabile (IBS) o la malattia infiammatoria intestinale (IBD), potrebbe essere necessario un piano di trattamento a lungo termine per gestire i sintomi e prevenire le recidive. Ciò potrebbe includere modifiche della dieta, l’assunzione di farmaci specifici e pratiche e/o terapie per la gestione dello stress.

11. Cosa dicono i medici sul sintomo di pancia dura e gonfia?

Secondo i medici e gli esperti nel campo della gastroenterologia, la pancia dura e gonfia può essere un sintomo di varie condizioni mediche, alcune delle quali possono essere gravi. È fondamentale consultare un medico se si sperimentano sintomi persistenti o preoccupanti o se il problema si ripresenta cronicamente e senza causa apparente, in modo da ottenere una valutazione accurata e un piano di trattamento appropriato. 

I medici sottolineano altresì l’importanza di mantenere uno stile di vita sano per prevenire il gonfiore addominale e promuovere il benessere generale.

In sintesi 

Una pancia dura e gonfia può essere sintomo di vari disturbi, da semplici problemi digestivi a condizioni più gravi. Questo disturbo è spesso accompagnato da sensazione di pienezza, gas intrappolato, dolore addominale, diarrea, costipazione, eruttazioni, nausea e perdita di appetito.

Le cause possono essere organiche, come gravidanza, infiammazione intestinale, ostruzioni, peritonite e ascite, oppure funzionali, come dispepsia, intolleranze alimentari e sindrome dell’intestino irritabile (IBS). Anche lo stress, cattive abitudini alimentari, aerofagia e disbiosi intestinale possono contribuire al gonfiore addominale.

Per diagnosticare la causa, i medici effettuano un’anamnesi dettagliata e un esame obiettivo, supportati da test di laboratorio e tecniche di imaging come ecografie, TAC e RMN.

Il trattamento della patologia dipende dalla causa. Indicazioni di primo livello includono una dieta ricca di fibre, idratazione, esercizio fisico e alimenti probiotici. Farmaci come lassativi, antispastici o simeticone possono alleviare i sintomi. 

È fondamentale consultare un medico se i sintomi persistono o sono accompagnati da segnali di allarme come perdita di peso inspiegabile o sangue nelle feci. Uno stile di vita sano e un’alimentazione equilibrata possono prevenire il gonfiore addominale.

Il contenuto fornito è solo a scopo informativo e non deve essere considerato un sostituto della diagnosi o del trattamento medico da parte di un professionista. Si sconsiglia l’autodiagnosi o il trattamento.

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Sull'autore

Ludovica Russotti

SEO Copywriter, redattrice e Content Manager

Ludovica Russotti, SEO Copywriter, redattrice e Content Manager dal 2016. Laureata in Relazioni Pubbliche e Pubblicità presso l’Università IULM di Milano. Scrive di medicina, salute, benessere, viaggi e lifestyle.

Fonti e bibliografia

  1. Abdominal Distension (Distended Abdomen) (2021, Cleveland Clinic)
  2. What Does It Mean If You Have a Hard Stomach (2023, Healthline)
  3. Swollen abdomen (2022, Spire Healthcare)